S’inventa una figlia malata per chiedere soldi

«Vi prego, aiutatemi. Sono senza lavoro e devo pagare le cure per mia figlia di undici anni gravemente malata di leucemia...» Così un questuante romeno di 39 anni.(d.c. le iniziali tentava di impietosdire gli automobilisti piazzandosi agli incroci e aspettando che il semaforo fosse rosso per poter bussare al loro finestrino. Ma non aveva nessuna figlia malata.
In seguito a varie segnalazioni, la polizia municipale ha voluto vederci chiaro e l'ha fermato tra Valmaura e via Flavia dove stava svolgendo il suo consueto "lavoro" facendo leva sulla compassione. Un uomo senza scrupoli e ben organizzato. Per intenerire gli automobilisti esibiva anche un volantino dove appariva un bambina: «e' la mia Marcela, ha la leucemia, ha bisogno di un trattamento molto costoso, se hai un cuore buono per favore aiutaci con quanto puoi! Grazie tante che dio ti benedica. e per favore rendimi il foglio». Il triestino, in genere, non è un credulone ma è generoso, specie se di mezzo ci sono bambini. Molti hanno tirato fuori il portafoglio e allungato una banconota o qualche spicciolo al romeno convinti di aver fatto una buona azione. Non potevano sapere di essere davanti a un malfattore della peggior risma che si era inventato questo espediente per incrementare il bottino delle elemosine di questi tempi magro vista l'agguerrita concorrenza.
Dopo averlo fermato una prima volta (si lamentava anche di dover mantenere una famiglia numerosa), i vigili lo hanno bloccato una seconda per accertamenti dopo essersi ricordato che quel volantino realizzato per impietosire le persone era stato usato anche da altri uomini di nazionalità romena. Da qui il sospetto che fosse un tentativo fraudolento per convincere gli automobilisti a sganciare l'obolo. Una volta trasferito negli uffici della polizia municipale, veniva a galla la verità. Da ulteriori controlli risultava che il ciarlatano ha sì una figlia ma di 17 e che gode di ottima salute. Smascherato. In passato era stato denunciato anche in altre città dove aveva tentato questo misera truffa. Lo hanno denunciato per abuso di credibilità popolare (ex articolo 661 del codice penale) mentre i volantini gli venivano sequestrati. Ma ci sono anche tutti gli estremi per la truffa. Purtroppo diventa sempre più difficile distinguere il vero dal falso. Andrà a finire che ci rimetteranno anche quelli che organizzano collette per una nobile causa.
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