«Sono un carabiniere» Truffata coppia di anziani

Si è preso gioco di una coppia di anziani, senza alcuno scrupolo, riuscendo a farli cadere nella sua trappola e a sottrarre loro contanti e oggetti preziosi. L’altra mattina, attorno alle 10.30, l’ignoto truffatore si è presentato alla porta di un’abitazione in via de Almerigotti, spiegando alla donna che gli ha aperto come fosse un carabiniere e dovesse, nell’ambito di un’indagine, effettuare dei controlli sulle banconote emesse dalla filiale di una banca con sede nel rione di Valmaura - è la ricostruzione dell’episodio diffusa ieri dalla questura - e dove le due vittime del raggiro detengono un conto. Per rendere ancora più credibile la sua messa in scena, il malintenzionato - presentatosi in abiti civili e non in divisa - ha esibito per un attimo un tesserino plastificato, falso come tutta la storia raccontata alla signora. La quale, convinta dal soggetto e non dubitando di essere alle prese con un millantatore ma credendo appunto di avere a che fare con un esponente delle forze dell’ordine, si è recata a recuperare da una cassaforte la cifra di 600 euro in banconote, da consegnare al sedicente carabiniere. Quest’ultimo l’ha però seguita, facendosi dare - con la scusa di dover verificare pure quelli - anche alcune scatole e portagioie contenenti vari monili in oro.
A questo punto, il marito della signora li ha raggiunti chiedendo cosa stesse succedendo. Il truffatore ha allora replicato la propria recita, illustrando i (falsi) motivi della sua “visita”. Ha avuto addirittura la faccia tosta di invitare l’anziano a dargli le banconote che costui aveva con sé, intascando in questo modo altri 50 euro (in tutto, dunque, 650 in contanti, più il valore - da quantificare, ha fatto sapere la polizia - degli oggetti in oro sottratti). Il raggiro si è concluso con il finto carabiniere che ha spiegato di dover andare a recuperare qualcosa in auto: si è allontanato, salvo però poi sparire nel nulla. Non è ritornato nell’appartamento, ma anzi si è dileguato. La coppia di anziani ha allora capito di essere stata vittima di una truffa: è così scattata la telefonata al 113. Dalla sala operativa della questura sono stati inviati in via de Almerigotti gli agenti della Squadra volante. A cui i due coniugi hanno raccontato quanto avvenuto. Le successive attività di ricerca in zona da parte dei poliziotti, finalizzate evidentemente a tentare di rintracciare il malvivente, non hanno avuto esito positivo. Nessuna traccia.
La questura, nella giornata di ieri, ha inoltre reso nota la descrizione dell’autore del raggiro, sulla base degli elementi riferiti dai due anziani truffati: si tratta di un uomo sulla quarantina, che parlava in italiano, con capelli scuri, smilzo, alto un metro e 85 centimetri circa. Le indagini per risalire al colpevole sono in corso e la polizia sta cercando anche eventuali testimonianze da parte di chi per esempio possa aver notato qualcosa di strano durante la mattinata di mercoledì o nelle giornate precedenti attorno a via de Almerigotti (nell’area fra via Costalunga e via delle Campanelle). Dalla sede della polizia è giunto inoltre un invito «a tutta la cittadinanza, in particolare alle persone che vivono da sole e anziane, a telefonare tempestivamente al 113 in presenza di situazioni anomale che potrebbero rappresentare dei tentativi di truffa, architettati con l’utilizzo di disdicevoli raggiri che molto spesso fanno leva sui sentimenti e sulla sensibilità umana».
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