Stadio Lucca e Gaspardis ancora fermi al palo

RONCHI DEI LEGIONARI. Bilanci e prospettive, a Ronchi dei Legionari, in un settore importante qual è quello dello sport e in una cittadina che è spesso “culla” di tanti eventi, anche a livello internazionale. Lo fa l’assessore Gianluca Masotti, all’indomani della tredicesima edizione del “Galà”, che ripercorre i dieci anni di mandato. «Fin dal 2006 – esordisce Masotti - abbiamo cercato di unire l’ascolto delle società attive sul territorio comunale a una particolare attenzione per l’impiantistica sportiva, anche attraverso una forte sinergia collaborativa con l’assessorato alle Manutenzioni e ai Lavori pubblici. Se osserviamo con gli occhi di oggi il palasport, i due stadi di softball e baseball, il bocciodromo Enzo Civelli, oppure i terreni da gioco di tennis a Vermegliano, del pattinaggio all’aperto e della palestra Zorutti, oltreché tante altre migliorie meno visibili, possiamo constatare che nulla è come dieci anni fa. Le strutture sportive sono assai migliorate e i dati stessi parlano chiaro: oltre tre milioni e mezzo di euro di investimenti stanziati su stadi e palestre, una somma che, obiettivamente, non ha paragoni con i decenni antecedenti e grava per più del sessanta per cento sulle casse comunali».
L’assessore evidenzia anche i problemi, quando osserva: «Alcuni interventi finanziati, purtroppo, non sono stati ancora attuati a causa dei forti limiti imposti dalle normative sovracomunali alle nostre possibilità di spesa». Cita due esempi: gli 870mila euro destinati allo stadio Lucca e i 280mila per il campo di baseball Gaspardis, «sono fermi nelle nostre casse, in attesa della concessione degli spazi finanziari o di altre verifiche tecnico-contabili inerenti al nuovo criterio del pareggio di bilancio».
L’assessore Masotti parla di sostegno anche delle società gestori degli impianti: «Nei nostri dieci anni di amministrazione, abbiamo volutamente mantenuto una politica di pieno sostegno finanziario alle società per la copertura delle spese di gestione degli impianti sportivi e abbiamo assegnato contributi ordinari e straordinari per valorizzare le loro attività sul territorio, anche a dispetto dei regimi di restrizione della spesa corrente». Definisce il settore dello sport al pari di quello della scuola «un pilastro fondamentale delle politiche educative e, come tale, a maggior ragione in un periodo duro per le risorse comunali, non deve essere messo in competizione con la stessa scuola, bensì pensato in modo sinergico e paritario. È stato ed è tuttora un privilegio rappresentare il mondo dello sport di Ronchi dei Legionari e toccare con mano, giorno dopo giorno, l’energia appassionata che lo rende un punto di riferimento sicuro e irrinunciabile per tanti giovani e meno giovani».(lu.pe.)
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