Stangata Iva sul cenone «Conti più salati del 5-10%»

FIUME. La guerra sulle aliquote dell’Iva si abbatte sul cenone di Capodanno in Croazia. Alla mezzanotte di oggi saranno in tantissimi a brindare all'arrivo del 2017 e lo faranno più o meno spensieratamente all'aperto, negli alberghi, nei bar o consumando il cenone di fine anno al ristorante. Ma proprio mentre i cittadini croati e i turisti saranno impegnati in baci, auguri e invio di sms e mail, i proprietari di ristoranti, bar, trattorie e pizzerie si preparano a subire una stangata di fine anno a causa dell’aumento dell’Iva che da domani passerà dal 13 al 25 per cento. Una “bastonata” in piena regola, a cui si aggiungeranno appunto i timori per l'entrata in vigore del nuovo sistema Iva anche se la categoria sembra essersi attrezzata bene per evitare sorprese. Ma alla fine il conto al ristorante potrebbe aumentare anche del 5-10%.
La conferma arriva da Ronald Korotaj, presidente dell' Assoimprenditori croata nel settore alberghiero e direttore generale della catena alberghiera Istraturist di Umago: «Sappiamo che i software dei registratori di cassa fiscali sono ormai tutti adeguati al cambiamento - ha detto Korotaj - ma molto dipenderà da come funzioneranno le connessioni telematiche e le reti mobili al passaggio di consegne tra i due anni. Ci saranno milioni di messaggini sms, di mail e di chiamate dai cellulari e dunque la rete potrebbe essere satura. Di conseguenza temiamo che il passaggio alla nuova fiscalizzazione potrebbe mettere a dura prova le reti informatiche».
Korotaj ha invitato gli avventori ad essere pazienti dopo la mezzanotte: «Meglio attendere qualche minuto dopo la mezzanotte prima di ordinare». Un lasso di tempo necessario per permettere ai contatori di cassa di mettersi in regola con la modifica, la terza negli ultimi cinque anni. La prima è avvenuta il primo gennaio 2013, con il calo del 10% dell'Iva per il settore ristorazione e comparto alberghiero aliquota che aveva generato forte soddisfazione tra ristoratori e albergatori. Un anno dopo il tasso era stato portato al 13 per cento ma ora arriva questa stangata che porterà inevitabilmente all'aumento del prezzo di cibi e bevande. In questo momento non è dato sapere a quanto ammonterà la maggiorazione, ma si stima che ci saranno aumenti anche del 5-10 per cento.
Sono stati invece risparmiati i servizi concernenti pernottamento con colazione, mezza pensione e pensione completa, i cui costi non dovrebbero dunque essere ritoccati. «La lievitazione dell'Iva di ben 12 punti costituirà una croce per la nostra gestione - ha aggiunto Korotaj - abbiamo avuto l'assicurazione che il governo Plenkovic saprà già l'anno prossimo compensare le perdite che verranno registrate dalla categoria, sottoforma di nuove agevolazioni. Sarà anche vero, ma intanto le preoccupazioni restano. Voglio ricordare che il turismo e il suo indotto riesce a sfiorare il 20 per cento del Pil croato. Vediamo di non rovinare il magnifico momento che questo strategico settore sta vivendo».
I ristoratori croati non si danno comunque ancora per vinti ed hanno annunciato trattative nel 2017 con l' esecutivo statale, con l' obiettivo di arrivare ad un aliquota più bassa e soprattutto duratura nel tempo.
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