Stanziati dall’Europa 16 milioni in cinque anni

Il Comune di Trieste ha presentato negli ultimi cinque anni una serie di progetti al fine di attingere a fondi comunitari per un valore complessivo di 16 milioni e mezzo di euro. Di questi, una parte ha già ottenuto il finanziamento (6 milioni e 700 mila euro), gli altri sono in attesa di valutazione. A snocciolare i dati del quinquennio 2011-2016 l'assessore comunale Roberto Treu nell’ultima seduta della II commissione consiliare presieduta da Igor Svab (Pd). Un andamento in costante evoluzione - è stato sottolineato - che ha avuto un picco negli ultimi due anni. Dai 164 mila euro del 2011 si è passati infatti agli 830 mila del 2014, fino ad arrivare ai 7 milioni e 300 euro dello scorso anno, ai quali si aggiungono altri 7 milioni per progetti europei presentati nei primi tre mesi del 2016.
«Si tratta di un risultato notevole, se pensiamo che nei cinque anni della precedente amministrazione erano stati ottenuti complessivamente 500 mila euro di fondi comunitari - ha rimarcato Treu -. Un obiettivo raggiunto grazie all'ottimo lavoro degli uffici e che si inserisce in una rete di collaborazioni con le principali realtà del territorio, come l'Autorità portuale o l'Università degli Studi. Un dato che viene evidenziato anche dal fatto che in regione la media dei progetti finanziati rispetto a quelli presentati si assesta sul 10 %, mentre nel nostro caso in alcune situazioni supera il 50 %».
Tra le iniziative europee più significative, che vedono la compartecipazione del Comune di Trieste, c'è il progetto “Portis”, dove l'obiettivo è quello di rafforzare la governance città-porto per una crescita più funzionale e sostenibile, nel quale la nostra città è capofila, con un finanziamento di quasi 3 milioni sui 17 totali. Poi il progetto "Por Fesr", che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo delle imprese bio ed hightech del territorio, in un'ottica di collaborazione tra il mondo della ricerca, dell'impresa e della formazione con la stessa cittadinanza, dove il budget a disposizione del Comune di Trieste sfiora i 4,5 milioni di euro. Una fotografia che ha trovato l'apprezzamento dei consiglieri bipartisan. Maurizio Ferrara (Lista Civica Indipendente) si è soffermato «sul comportamento corretto tenuto da assessore competente e presidente di commissione nell'illustrazione dei dati, onde evitare qualsiasi strumentalizzazione in sede di campagna elettorale», mentre Roberto Decarli (Trieste Cambia) ha rimarcato che «questa amministrazione, al contrario di quella passata, ha preso coscienza del ruolo europeo della città». Ma non sono mancate alcune stoccate dall'opposizione. «Nulla da dire sui finanziamenti comunitari, ma se parliamo di respiro europeo, mi sembra che questo si esaurisca a Sgonico» ha affermato Paolo Rovis (Trieste Popolare), con chiaro riferimento alle nuove Uti, mentre per Lorenzo Giorgi (Pdl) «i fondi europei vengono sbandierati come una svolta epocale, ma in realtà non vanno ad incidere sullo sviluppo della città».
(p.p.)
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