Staranzano, nominata la giunta Il vicesindaco è donna: Boscarol

STARANZANO. Cinque assessori dei quali uno “esterno”, quattro “matricole”, due donne e per la prima volta un vicesindaco al “femminile”. Ecco le caratteristiche della nuova squadra di assessori a Staranzano, presentata ieri sera nel primo consiglio comunale del nuovo mandato, che affiancherà per i prossimi cinque anni il neo sindaco del Pd, Riccardo Marchesan, eletto da una coalizione di centrosinistra formata da Pd e liste “Sinistra per Staranzano” e Staranzano Partecipa”.
Questi i nomi degli assessori e le deleghe. Erika Boscarol (Pd), vicesindaco, che si occuperà della politica del territorio con Urbanistica e Lavori pubblici. Serena Francovig (Pd) ai Servizi socio-sanitari, Pari opportunità, Istruzione e di Ricerca di finanziamenti a livello europei. Flavio Pizzolato (Pd) con incarichi nel comparto Affari generali e le deleghe al Bilancio, Tributi, Segreteria, Anagrafe-Elettorale e Protocollo. Matteo Negrari (SpS), l’unico assessore del gruppo del precedente mandato che avrà una continuità nel lavoro intrapreso e cioè: Commercio e Attività produttive, Cultura, Personale e Politiche giovanili.
Andrea Corà (SP), unico esterno, “ripescato” dalla lista di coalizione dopo l’esclusione dalla Sottocommissione Circondariale di Monfalcone. Era capolista del gruppo Staranzano Partecipa ed ex candidato alle primarie nella coalizione assieme a Marchesan e Negrari. A lui le deleghe di Polizia municipale, Associazionismo, Informazione partecipata e Mobilità sostenibile, quelle alla sicurezza del paese (come ad esempio piste ciclabili, handicap, percorsi pedonali). Al sindaco, invece, sono assegnate Sport e Protezione civile.
«E’ una squadra abbastanza giovane – afferma Marchesan – che ha tanta voglia di lavorare. Dopo le consultazioni con i partner di coalizione ho deciso di nominare cinque assessori perché c’è tanto da fare. Ogni amministratore oltre all’impegno comunale deve soddisfare anche quello lavorativo. Non sarà tutto facile ma c’è entusiasmo da parte di tutti». Nella giunta ci sono quattro consiglieri, tre Pd e uno SpS che avrebbero la facoltà di dimettersi per dare la possibilità ai primi non eletti di far parte del consiglio. «Per il momento – sottolinea Marchesan – non figura alcuna surroga all’Ordine del giorno e non c’è alcun obbligo. Da oggi ognuno prenderà possesso delle sue cariche e si comincerà subito a lavorare. Abbiamo tante priorità dalle opere pubbliche ancora da completare al Bilancio di previsione, Tasi e Tares».
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