Staranzano, nuovi volti in Consiglio

Moretto, Nogherotto, Braida e Faraone prendono il posto lasciato dai neo-assessori

STARANZANO. Sostituzioni e nuovi ingressi nel Consiglio comunale appena insediato a Staranzano: rassegnano le dimissioni da consiglieri, infatti, i quattro assessori della nuova giunta del sindaco Riccardo Marchesan per dare la possibilità di far parte del consiglio comunale a colleghi di lista con meno preferenze e non eletti nelle amministrative del 25 maggio.

I consiglieri dimissionari sono tre del Pd e uno della lista “Sinistra per Staranzano”. Per il Pd: Erika Boscarol, vicesindaco con deleghe all’Urbanistica, Lavori pubblici, Gestione e controllo del territorio, Ambiente e Turismo. Poi Serena Francovig, ai Servizi socio-sanitari e assistenziali, Istruzione, Pari opportunità, Ricerca fondi regionali europei e Flavio Pizzolato, assessore al Settore finanziario (Bilancio e Tributi), Anagrafe-elettorale, Servizi demografici e Segreteria. Usciranno due donne ma ne entreranno tre in base ai consensi elettorali e cioè: Paola Francesca Moretto, Emanuela Nogherotto e Isabella Braida. Per la lista SpS, invece, si dimette Matteo Negrari, assessore alla Cultura, Politiche giovanili, Personale, Commercio e Attività produttive.

Al suo posto come consigliere Riccardo Faraone. L’assessore “esterno” Andrea Corà della lista SP, ha le deleghe alla Comunicazione, Rapporto con i cittadini, Polizia municipale, Associazionismo e mobilità sostenibile. Prime polemiche da parte dei gruppi di minoranza su questi movimenti all’interno della maggioranza. «Un nostro rammarico – affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle - è stata la strategia politica degli assessori che dimettendosi da consiglieri hanno aumentato, seppur di poco, il costo dell'intero apparato comunale. Nel periodo storico che stiamo vivendo un segnale di austerità sarebbe stato ben visto sia dalle forze di opposizione che dai cittadini». I due consiglieri di “Alternativa” Adriano Ritossa e Pasquale Pusateri, alla vigilia del consiglio comunale avevano messo le mani avanti già prima delle nomine degli assessori. «Vogliamo confidare che se consiglieri eletti – dicono – sono nominati assessori mantengano contestualmente la funzione di consigliere per una riduzione dei costi e le casse sono vuote. Continuare nel malvezzo del passato sarebbe uno sbaglio». Ma non è andato come auspicavano. Di tutt’altro avviso la maggioranza. Negrari e Pizzolato sottolineano invece che l’ingresso di nuove persone «sono per le istituzioni un valore aggiunto da non disperdere e che la democrazia è viva».

Ciro Vitiello

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