«Storia infinita. Quel by-pass va realizzato»

Più di altri ha seguito l’evolversi della vicenda della 56 bis anche perché vive “in prima linea”. È Erminio Tuzzi, ex sindaco, che vive a Lucinico in via Udine dalla seconda metà degli anni ’40 e dopo un periodo vissuto a Gorizia in via IX Agosto è tornato a Lucinico dopo il matrimonio nel 1966.
Com'era allora negli anni '40 quell'arteria?
Era una strada bianca, percorsa solo da carri trainati da cavalli o buoi. Ho ancora, dopo tanti anni, la visione del mio cagnolino nero, scappato sulla strada e calpestato dai cavalli di un carro di zingari che si dirigeva verso Gorizia.
Qual è oggi la situazione relativa ai lavori della 56 bis?
Devo fare una piccola premessa: non tutti sanno che il tratto stradale che dalla Mainizza (area Fogolar) porta al cimitero centrale di Gorizia, passando tra le due aree Sant'Andrea-Savogna è stato realizzato molti anni prima del tremendo terremoto del 1976, per cui quando gli organi competenti decretarono “scricchiolante” il ponte VIII Agosto per andare a Gorizia bisognava utilizzare il tratto della 56 bis.
Quindi il primo tratto è datato ma perchè tanti ritardi nel procedere con questa viabilità?
Per rispondere a questa sua richiesta dovrei scrivere un libro ma cercherò di sintetizzare in alcuni punti: il primo progetto prevedeva l'uscita tra Lucinico e Mossa a livello della casa cantoniera per cui non avrebbe risolto il problema del traffico a Mossa, quindi modifiche, cambi, ritardi. Entrò in ballo anche la Provincia che ha realizzato positivamente la rotonda all'ingresso di Mossa. Poi, ci sono stati tempi lunghi per gli espropri. Ritardi che hanno portato alle dimissioni mie e di Maurizio Gualdi. Infine il problema economico: la Regione intervenne per garantire i fondi necessari, ma ci fu comunque un vuoto temporale che riguardava la delegazione amministrativa: quasi 9-10 mesi persi. Poi, sul tracciato del progetto c'era un metanodotto. Il Comune non poteva chiedere ai privati di addossarsi le spese per lo spostamento per cui si è dovuto attendere che il tracciato fosse tutto pubblico per chiedere alla Snam quanto voleva per lo spostamento.
Siamo arrivati così al 2014...
Non so a che punto siano i progetti Snam per lo spostamento. So soltanto che il progetto esecutivo, così mi si dice, è stato inviato in Regione per l’approvazione alla fine di gennaio. Oggi siamo agli inizi di giugno e al di là di qualche richiesta di chiarimenti da parte della Regione, il tutto tace.
Il suo auspicio?
Mi auguro che questa importante opera viaria trovi uno sblocco definitivo nell'interesse della tutela ambientale e della sicurezza stradale in considerazione anche del fatto che i Tir provenienti da Udine per entrare in via Visini devono invadere la carreggiata opposta contravvenendo al regolare rispetto del Codice della strada.
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