«Strade come piste servono i rallentatori»

«È possibile che alcuni automobilisti scambiano le strade cittadine per un autodromo?».
A chiederselo, sulla scorta anche di un nostro recente servizio, il consigliere comunale Celestino Turco (Per Gorizia). Spesso, troppo spesso si corre troppo sulle strade principali come corso Italia e via Terza Armata, ma anche lungo le strade secondarie. Tale problema si acuisce nelle ore serali, aggravato dalla scarsa illuminazione. È in pieno svolgimento la campagna di sensibilizzazione e informazione “Sulla buona strada” organizzata dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. «Sicuramente - rimarca Turco - sono impressi nella nostra memoria gli spot televisivi sulle conseguenze della guida disattenta. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti ci ricorda che “mettersi per strada è una cosa seria. Alla guida di un’auto o di altri mezzi, siamo tutti chiamati alla responsabilità verso la nostra vita e quella degli altri”. Cinque spot sulle principali cause di incidenti mortali dovuti ai comportamenti sulla strada. L’indice di mortalità dei pedoni coinvolti in incidenti della strada è quattro volte superiore a quello degli occupanti le autovetture 2,75 contro 0,67. Per motociclisti e ciclisti è più che doppio (1,69 e 1,41). Nel prossimo consiglio mi farò portavoce di una necessità impellente sul territorio cittadino, anche alla luce degli episodi di investimento pedonale di cui sono stati vittime alcuni concittadini, tra cui anziani e bambini. Anche gli animali domestici, cani e gatti, al guinzaglio o liberi, sono spesso a rischio».
«Ritengo - rimarca Turco - che sia nostro compito segnalare, prevenire e intervenire. Ricordo che sulle strade cittadine vige il limite di velocità di 50 km/h. Se da una parte una città senza eccessivo traffico è un ottimo indice per la qualità della vita, dall’altra questo sembra stimolare l’eccessiva velocità delle vetture. Non voglio assolutamente sollecitare l’aspetto sanzionatorio del problema, ma il senso civico. Per quanto di competenza, l’amministrazione comunale potrebbe adottare alcune norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica n.495 del 16 dicembre 1992, e nell’art.42 del Codice della strada. L’adozione di segnali complementari e di eventuali rallentatori di velocità potrebbe essere la soluzione del problema. Su tutte le strade, per tutta la larghezza della carreggiata - continua il consigliere comunale - ovvero per una o più corsie nel senso di marcia interessato, si possono applicare sistemi di rallentamento della velocità costituiti da bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio, ottenibili con opportuni mezzi di segnalamento orizzontale o trattamento della superficie della pavimentazione».
(fra.fa.)
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