Stufe, mobili e water gettati a bordo strada

Campagne informative e multe non frenano i maleducati Nel 2016 abbandonati quasi 30mila articoli ingombranti

Letti, armadi, frigoriferi, materassi, stufe, tv e addirittura un water con spiacevole contenuto all’interno. Sono quasi 30mila i rifiuti ingombranti abbandonati nel 2016 a Trieste. Un’autentica piaga che ancora non trova soluzione. Tanti triestini continuano a disattendere le indicazioni da seguire per conferire tanto i piccoli quanti i grandi elettrodomestici oltre a i mobili. Risultato? In alcuni punti della città il problema ciclicamente si ripete.

Secondo i dati di AcegasApsAmga, nel 2016 ci sono state 8.613 richieste per il ritiro dell’ingombrante a domicilio, ancora troppo poche, visto il dato complessivo che negli ultimi tempi mostra ancora una media di almeno 2.500 abbandoni su strada al mese. In molti continuano a scaricare di tutto fuori dai normali cassonetti, e spesso pure all'interno, causando intasamenti. Tra le zone più problematiche in tal senso, come evidenziato anche dalle segnalazioni degli utenti sul web, via Molino a Vento, via della Tesa, via Gambini e piazzale Moissi. In alcuni casi sono state effettuate sanzioni da parte della Polizia locale, ma nella maggior parte delle situazioni, spiegano dall'AcegasApsAmga, è difficile trovare i colpevoli che si liberano di mobilio e altri voluminosi spesso nelle ore notturne e in particolare nei punti meno trafficati.

Per contrastare il fenomeno è stata avviata una campagna informativa ad hoc, con cartelli posizionati tuttora sui mezzi dell'azienda, con lo slogan “Non abbandonarli in mezzo a una strada, chiama 800955988 per un ritiro gratuito o portali nel centro di raccolta più vicino”. Messaggio che, a quanto pare, non ha sortito per ora l’effetto sperato. Molti cittadini però hanno effettuato segnalazioni attraverso il Rifiutologo, lo strumento online sul sito dell'azienda www.gruppohera.it, e nel 2016 sono arrivati 743 avvisi, alcuni con foto. Nel 57% dei casi riguardano proprio rifiuti ingombranti, nel 19% si tratta di servizi di spazzamento e il 24% problematiche dei cassonetti stradali.

Sono gli stessi operatori di Acegas nelle ultime settimane, a fotografare gli oggetti e a segnalarli al sistema informatizzato. Tra gli ultimi ritrovamenti in ordine di tempo una macchinetta per il caffè gettata a terra e una serie di elettrodomestici da cucina, come forni elettrici e tostapane. Mesi fa c'è chi si è separato senza troppi problemi dal contenuto di interi appartamenti: divani, camere da letto e soggiorni, con l'aggiunta di stoviglie, valigie e abbigliamento. A gennaio poi sono spuntati in vari rioni alberi di Natale: c’è chi li ha incastrati nei contenitori dell'umido, occupando tutto lo spazio a disposizione, chi li ha messi nei raccoglitori dell’indifferenziata e chi, evidentemente indeciso, li ha semplicemente lasciati sul marciapiede. Pochi, invece, li hanno correttamente inseriti (magari dopo averli fatti a pezzi) nei contenitori del verde. Tante poi le segnalazioni di scarti edili, pure questi depositati di nascosto nelle ore notturne, come una serie di secchi lasciati qualche mese fa in via Locchi o cumuli di piastrelle rotte “dimenticate” in via della Tesa. Tra i rifiuti più singolari, come si diceva, figura pure un water scaricato in via San Marco con tanto di escrementi all'interno. Forse chi se ne è disfato ha pensato di utilizzarlo un'ultima volta prima di dirgli addio... (mi.b.)

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