Su sgombri e zucchine i rincari maggiori
Quotazione verso l’alto per pesci e verdure in genere. A Muggia cresce la carne di maiale
Sono gli sgombri e le zucchine, i prodotti stagionali che da aprile a maggio hanno segnato un aumento in tutti i Comuni monitorati ( Trieste, Muggia e Duino-Aurisina) nel primo raffronto sull'andamento dei prezzi realizzato dalla Provincia. Con variazioni sui costi medi che oscillano, nel caso del pesce, dal 63 al 131% e, dell'ortaggio, dallo 0,4 al 4%, i due alimenti si posizionano dunque ai vertici della classifica sui prodotti suscettibili, nel mese di maggio, di evidenziare sensibili incrementi sia nel capoluogo che a Muggia e Duino-Aursina. Va ricordato, infatti, che da aprile la Provincia tiene mensilmente sotto controllo, attraverso l'Osservatorio messo in rete con Confcommercio e Camera di commercio, un paniere di 87 prodotti, alimentari e non. I quali finiscono puntualmente sotto la lente «ispettiva» dell'ente, demandata a segnalarne gli eventuali picchi. È così che due cibi piuttosto comuni, quali appunto lo sgombro e la zucchina, da un mese all'altro, inaspettatamente lievitano. Per esempio, ad aprile, in una pescheria di Trieste, era possibile acquistare la specialità ittica a un prezzo medio di 6,10 euro, mentre 30 giorni dopo a 14,15.
Analizzando nel dettaglio l'andamento degli alimenti ad alta stagionalità - per i quali la Provincia effettua due rilevazioni nel corso dello stesso mese e poi ne registra la media - si riscontra oltre a un trend di generale aumento, per tutti e tre i Comuni, sugli sgombri e le zucchine, anche un calo globale per i pomodori, il cui prezzo medio provinciale segna un ribasso del 13,5%. Due mesi fa, per esempio, l’alimento base di insalate e salse, poteva essere acquistato in un negozio di ortofrutta muggesano a 2, 78 euro, mentre un mese dopo a 2,27. In generale, pesci e prodotti ittici, frutta, verdure ma anche ortaggi denotano un andamento crescente per alcune voci in alcuni comuni e per altre voci in altri territori comunali. A Muggia, per esempio, crescono oltre allo sgombro e alle zucchine, anche i prezzi medi di alici (+12,5%) e mele (+4,7%), mentre a Duino-Aurisina è la volta di carote (+10,9%) e cipolle (+8,8%); nel capoluogo, di molti pesci e prodotti ittici, come sarde (+5,1%), alici (+14,9%), sogliole (+13,5%) e trote (+3,9%).
Per prezzi in salita si segnalano anche prezzi in picchiata. Il fenomeno rilevato poc’anzi, infatti, si riflette in maniera speculare per l'andamento decrescente di tali prodotti: a Muggia, oltre ai pomodori, calano infatti i prezzi delle banane (-12%), limoni (-0,6%), carote (-14,7%), lattuga nostrana (-20%) e insalata gentile (-5,4%), così come le seppie (-9%); a Duino-Aurisina il ribasso si verifica per le mele (-9,7%), lattuga nostrana (-4%) e patate (-23,9%); nel capoluogo, invece, per limoni (-6,6%), insalata gentile (-8,8%) e patate (-18,2%). Il risultato, in ultima analisi, è quello di generare una sorta di «effetto compensatorio», che bilancia il conto davanti al registratore di cassa. Invece, in merito all'andamento dei prezzi relativi ai prodotti che vengono rilevati mensilmente, si segnalano a Trieste e Muggia, per i generi alimentari, prezzi in crescita per la carne tritata mista, rispettivamente +2,4 e +1,3%, e la braciola di maiale (+0,1 e +7,5%). Sempre a Trieste, lievita il prezzo dell'olio extra-vergine di oliva (+6%), della pasta di semola di grano duro (+2,9%) e riso (+7,6%). Nel comune di Duino-Aurisina, invece, si nota un trend in diminuzione per caffè tostato (-4,7%), biscotti comuni (-1,7%), vino da tavola (-8,5%) e tonno (-10,4%). Il prezzo del latte a lunga conservazione sale a Trieste (+19,8%) e Duino-Aurisina (+3,9%), restando invariato a Muggia.
Si può inoltre osservare che, in merito ai prodotti non alimentari, tovaglioli di carta e cibo per gatti registrano prezzi in crescita a Trieste (+38,6 e +50%) e Duino-Aurisina (+12,6 e 6,6%), mentre a Muggia, ancora una volta, rimangono invariati. A Duino-Aurisina cala il detersivo per stoviglie a mano (-20,9%), invece sale il dentifricio (+7%). Infine, per quanto riguarda i servizi, la benzina verde e il gasolio per autotrazione sono in crescita nei tre comuni, mentre solo nel comune capoluogo aumenta il pasto al ristorante (+9,2%). Complessivamente, nel mese di maggio, la Provincia ha rilevato 4.620 prezzi presso i punti vendita che sono stati fissati come oggetto di rilevazione. Tutti i monitoraggi si sono prodotti sempre nella medesima giornata e nella stessa fascia oraria per i tre comuni oggetto di rilevazione, con una frequenza a seconda del tipo di prodotto.
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