Sul Porto vecchio scintille Dipiazza-Pd

Vivace scambio di battute ieri fra la capolista del Pd, Antonella Grim e il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Dipiazza. Il riutilizzo del Porto Vecchio è stato il tema dello scontro verbale fra i due, che hanno tenuto due conferenze stampa a orari ravvicinati, nei rispettivi gazebo di piazza della Borsa, a pochi passi l'uno dall'altro. Grim, dopo aver ricordato che «la sdemanializzazione del Porto Vecchio è frutto dell'impegno di numerosi esponenti del Pd nei vari livelli istituzionali», ha parlato di «un grande volano per l'economia della città e dell'intera regione. Dopo decenni di desolazione - ha aggiunto - durante i quali un pezzo della città è stato dimenticato, adesso, finalmente il Porto Vecchio torna a essere una parte fondamentale di Trieste. Alla faccia di tutti coloro che ci criticano dicendo che faremo speculazioni edilizie, rivendichiamo la bontà dell'iniziativa del Pd, mentre chi ci ha preceduto al governo di Trieste non aveva avuto la stessa capacità. L'advisor che si sta occupando del Porto Vecchio - ha concluso Grim - ha il compito di sviluppare, in un piano strategico complessivo, le potenzialità cittadine, che riguardano la ricerca, il turismo, la portualità, cioè le vocazioni storiche di Trieste».
Saputo dell'intervento della capolista del Pd, Dipiazza ha replicato quasi in contemporanea: «Nei dieci anni in cui sono stato sindaco di Trieste - ha ricordato - ho provveduto al restauro di molti degli edifici del Porto Vecchio, ho dato il via all'elaborazione della Variante del Piano regolatore portuale dell’antico scalo, ho firmato la concessione per 90 anni a Greensisam, ho inaugurato la Biennale diffusa al Magazzino 26 e ho aperto la bretella interna. Se questo significa essersi dimenticati del Porto Vecchio - ha rilanciato - evidentemente qualcuno sbaglia e le accuse di immobilismo mi irritano molto perché ingiustificate. Di immobilismo va invece accusato chi ha fatto spendere 180mila euro per un advisor che ha fatto un copia incolla della realtà che già tutti conosciamo».
Ma Dipiazza ha trovato il modo di replicare anche al segretario del Pd, Nerio Nesladek, il quale, intervenendo al fianco della Grim, ha messo in discussione la capacità dello stesso Dipiazza e del suo candidato a vice sindaco, il leghista Pierpaolo Roberti, di poter «coesistere, se eletti, su un tema così delicato come il futuro del Porto Vecchio». Sul quale - ha osservato Nesladek - «i due esponenti del centrodestra hanno idee molto diverse fra loro». «Nesladek farebbe meglio a pensare al suo operato in qualità di sindaco di Muggia - ha risposto Dipiazza - che è risultato pressoché nullo. Non mi ricordo di aver visto a Muggia cantieri aperti e gru in movimento».
Nesladek ha evidenziato che «i triestini hanno già colto l'importanza della sdemanializzazione del Porto Vecchio e il valore del lavoro fatto su questo fronte da tutti i rappresentanti del Pd, da quelli locali a quelli del governo centrale».
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