Targa per ricordare la liberazione dai titini

Il consiglio comunale di ieri, 12 giugno, non poteva non partire dal 12 giugno di 69 anni fa. «La vera Liberazione di Trieste» come ha fatto presente Alessia Rosolen, consigliere di Un’Altra Trieste, ricordando la fine dei 42 giorni i occupazione jugoslava e la promessa ancora non mantenuta dell’amministrazione comunale in carica di ricordare l’evento. L’ha fatto in apertura di seduta con una domanda di attualità rivolta al sindaco «inerente le iniziative toponomastiche - annunciate, approvate e mai attuate - sulla data del 12 giugno 1945, giorno della Liberazione di Trieste, da parte dell'amministrazione comunale». Il sindaco Roberto Cosolini, non presente in aula, ha consegnato la risposta che è un impegno all’assessore presente Elena Marchigiani sul ricordare la fine dell’occupazione titina. «Il sindaco conferma la volontà di ricordare la data del 12 giugno e ha coinvolto in un approfondimento alcuni storici, in particolare per una proposta di testo per la targa da affiggere in spazio pubblico centrale e di grande visibilità. Nelle prossime settimane intendiamo quindi scegliere il testo e conseguentemente avviare la realizzazione concreta dell'intervento che può senz'altro essere effettuata nell'anno in corso, fatta salva l'eventuale scelta di una data avente valore simbolico per la cerimonia di scoprimento». E visto che un altro 12 giugno se ne’è andato ora si può puntare sull’anno prossimo quando, tra l’altro, cade il 70 anniversario. «Spero che sia la volta buona per ricordare la vera liberazione di Trieste» chiosa la Rosolen, Ieri mattina, intanto, l’Unione degli istriani ha commemorato la fine dell’occupazione jugoslavia di Trieste con la deposizioni di corone in Questura, a San Giusto e a San Giovanni. Il resto del Consiglio comunale si è consumato in cun clima da pre-mondiale. Con il consigliere Rovis a fare ostruzionismo dopo che qualcuno gli ha mostrato “il deretano” (parole sue) mentre illustrava la sua mozione per l’istituzione di una delega assessorile per il taglio della burocrazia. «Visto l’atteggiamento dell’aula andrò per le lunghe» minaccia Rovis. Alla fine sono bastati 15 minuti per “tagliare” l’istituzione della delega assessorile per il taglio della burocrazia. Diciassette voti favorevoli e 20 contrari. Altro ordine del giorno per fare chiarezza sul caos postale della Tares (Coloni e Rosolen) e sui contatori Acegas di difficile lettura (Sossi). La giunta comunale li ha fatti propri assicurando che verrà fatta chiarezza. Il Mondiale può cominciare. (fa.do.)
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