Ticket più caro per i natanti Lagosta si ribella a Zagabria

LAGOSTA. La recente mossa della direzione del parco naturale di Lagosta (Lastovo in croato) ha fatto infuriare i lagostani, soprattutto le autorità comunali e tutti coloro che vivono di turismo. Infatti il cosiddetto biglietto giornaliero per i diportisti è passato da 25 a 30 kune, cioè da 3,3 a 4 euro, per una lievitazione del 20 per cento. Il balzello deve essere pagato da tutti coloro che arrivano in questa piccola ma incantevole isola dalmata (sotto amministrazione italiana tra le due guerre mondiali) tramite imbarcazioni, gommoni compresi. L’eccezione è rappresentata dai turisti che raggiungono Lagosta a bordo di traghetti e catamarani, ma anche questa categoria è destinata a venire prima o poi colpita da questa speciale tassa.
A lamentarsi ai giornalisti per questa decisione antituristica sono stati il sindaco e il vice sindaco dell’isola, Leo Kati„ e Marcellino Simi„. Il primo cittadino non le ha mandate a dire ai responsabili del parco: «È un brutto colpo al turismo lagostano, da cui dipende un gran numero di isolani. Noi non siamo contro il pagamento del biglietto, bensì ci opponiamo al fatto che tutta l’isola sia considerata parco naturale e dunque in regime di speciale tutela. Alcune determinate zone, ovvero quelle turistiche e laddove vi siano locali di vario tipo, dovrebbero venire esentate dal pagamento del balzello. I ranger dovrebbero invece far pagare il biglietto in tutte le altre insenature».
Ancora più duro il vice sindaco Simi„, proprietario del noto e apprezzato ristorante Porto Rosso a Porto nascosto (Skrivena luka): «È da otto anni che discriminiamo i diportisti, facendo pagare solo a loro il famigerato biglietto. Secondo me si tratta di un balzello illegale. Non si possono dividere i cittadini in base al loro mezzo di trasporto per toccare Lagosta. Per decenni l’isola ha avuto a che fare con il filo spinato dei militari jugoslavi, mentre ora a dividerci è la tassa impostaci dai responsabili del parco naturale. Lo hanno fatto per non tagliare i propri stipendi, poichè da Zagabria arrivano sempre meno soldi. Purtroppo per Lagosta, isola di soli 630 abitanti, il futuro si presenta come un buco nero». Di tutt’altro parere il direttore del parco, Kristo Jovanovi„: «A palazzo comunale sono arrabbiati perché non sono stati informati del rincaro. La municipalità non è però tra i fondatori della nostra istituzione e dunque abbiamo agito rispettando la legge. Posso confermare che in futuro, non appena avremo individuato un modello adeguato, faremo pagare l’entrata a tutti coloro che giungeranno a Lagosta. A quel punto l’esborso sarà inferiore a quello attuale». Ricordiamo che mesi fa la direzione del parco naturale del Monte Maggiore aveva deciso di introdurre l’entrata a pagamento sull’altura, salvo poi fare marcia indietro dopo le proteste a tappeto nel Quarnero e in Istria.
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