«Tir, un traffico parassita che va fermato»

Il candidato sindaco Federico Portelli: «Ma è necessario definire tutto il sistema della viabilità»

Anche il candidato sindaco Federico Portelli fa sentire la sua voce sulla questione dei Tir che attraversano le vie cittadine. «La qualità della vita a Gorizia è uno dei pochi beni che ci restano, e da cui ripartire anche in chiave di sviluppo futuro della città. Il traffico pesante, soprattutto se parassita e di mero transito, va contrastato con ogni mezzo. Incluso l'uso del potere di ordinanza del sindaco. Ed è quello che mi impegno a fare già da quest'estate – prosegue Portelli – se sarò eletto sindaco». Il candidato Sindaco Federico Portelli interviene così nel dibattito allargandolo alla problematica della viabilità, della quale il traffico pesante costituisce solo l’elemento di maggiore criticità, ma certamente non l’unico. Portelli, che a suo tempo aveva sottoscritto la petizione del comitato “Basta Tir in centro”, sottolinea che nel corso del percorso partecipativo e in particolare dalle centinaia di questionari compilati dai cittadini, quella della viabilità è una delle tematiche più sentite. «Quanto ai trasporti eccezionali di coils da Nova Gorica, questo è il classico esempio di traffico parassita. Che va dirottato invece su viabilità esterna garantendo sicurezza e prevenendo i danni che provoca sul sedime stradale. Non si capisce perché questi traffici debbano poter utilizzare un bene pubblico e poi debba essere il Comune a curarne la manutenzione. E in merito alla sosta, siamo al paradosso: a Gorizia non mancano le aree attrezzate per la sosta ed il parcheggio dei Tir. Esiste un autoporto, esiste la Sdag. Maggiore vigilanza andrà fatta da parte della Polizia Municipale, che oggi è però sottodimensionata anche in chiave Uti e che andrà rinforzata nel personale già da questo anno. Se serve, assumendo nuovi vigili e completando la pianta organica»

«Sarà necessario un programma di interventi minuti, rinunciando a opere faraoniche, costose e di dubbia utilità, che possa contribuire a migliorare la vita di tutti cittadini, sia del centro che di tutti i borghi, oggi sostanzialmente dimenticati dall’attuale amministrazione comunale. «La sicurezza sulle strade, in particolare per utenze deboli, in larghi tratti oggi non è garantita. C’è bisogno di più illuminazione pubblica in prossimità degli attraversamenti pedonali, dissuasori di velocità, parcheggi scambiatori, piste ciclabili, rallentatori/dissuasori, controlli più efficaci, incremento del trasporto pubblico locale, ma anche una costante manutenzione di manti stradali e marciapiedi. A Salcano si può, perchè a Gorizia “no se pol”? - prosegue Portelli – Occorre un reale cambio di marcia».

«Ciò che inoltre emerge chiaramente dalle segnalazioni dei goriziani è la preoccupazione per il costante decadimento della qualità di vita, determinata da una totale assenza di visione della cosa pubblica, Inoltre le puntuali segnalazioni raccolte con i questionari ci hanno consentito di definire una sorta di mappa delle criticità/priorità, un contributo prezioso che ci consentirà di programmare i primi interventi, parallelamente alla definizione di un nuovo piano del traffico (veicolare, ciclabile, pedonale e del trasporto pubblico locale) e dell’arredo urbano».

Riproduzione riservata © Il Piccolo