«Torrenti impone la sua riforma dei Musei provinciali»

«Ancora una volta questa Giunta regionale, e in particolare l'assessore alla Cultura Torrenti, non hanno preso in minima considerazione la nostra città, non volendosi confrontare con le istituzioni...

«Ancora una volta questa Giunta regionale, e in particolare l'assessore alla Cultura Torrenti, non hanno preso in minima considerazione la nostra città, non volendosi confrontare con le istituzioni locali sul futuro dei Musei Provinciali, e venendo a imporre la "sua" riforma in Commissione Cultura».

Questo è il pensiero dei consiglieri comunali azzurri Francesco Piscopo e Fabio Gentile. «L'assise comunale alla cultura aveva già richiesto, oltre 3 mesi fa, un incontro con l'assessore al fine di condividere, un percorso, già più volte criticato sia da sindaco Romoli che dal presidente Gherghetta, quest'ultimo fattosi portavoce della richiesta di variare l'attuale idea regionale, con una Fondazione partecipata dai Comuni Isontini. Apprendiamo invece dai giornali che Torrenti si è premurato di andare a spiegare la "sua" riforma presso la sede del Circolo del Pd locale, riteniamo, come esponenti di Forza Italia in Consiglio comunale e come rappresentanti dei cittadini goriziani, che la cosa sia una mancanza di correttezza istituzionale, prima che politica, che certamente non ci aspettavamo dal massimo organo regionale della cultura. Inoltre, apprendiamo sempre dai giornali e dai contatti all'interno del Pd, che non è assolutamente intenzione dell'assessore di variare la sua idea, nè di confrontarsi con il territorio e gli eletti».

Incalzano Piscopo e Gentile: «Non ci stupiamo di un tanto e riteniamo questo, solo uno degli episodi, sempre più frequenti, in cui la Giunta Serracchiani si "abbatte" sulla città di Gorizia senza fare prigionieri. Appaiono, sicuramente, censurabili le affermazioni dell'Assessore per cui Gorizia dalla Giunta Tondo sarebbe stata "massacrata" nel settore Cultura, cosa non vera e logicamente smentibile (pensiamo solo all'auditorium di via Roma chiuso da oltre due anni). L'idea di creare un ente "ad hoc" con un direttore e dei membri del direttivo e con eventuali dipendenti, ci sembra un ulteriore sperpero di denaro pubblico con un'altro "carrozzone", mentre l'idea della Fondazione avrebbe avuto un beneficio economico non da sottovalutare. Pertanto, alla luce di quanto sopra, credo che sarebbe auspicabile che tutti i consiglieri della Commissione Cultura si interroghino sulla loro importanza, pressoché nulla, e sulla necessità di impegnare il proprio tempo di venerdì prossimo, e quindi Forza Italia non si farà prendere in giro e non parteciperà al consesso».

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