Tpl, in arrivo sette milioni per il deposito del Broletto

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso sul Trasporto pubblico locale regionale e il Comune di Trieste incassa oltre 7 milioni di euro. Effetti collaterali delle decisione dell’organo...
Lasorte Trieste 06 07 04 - Sciopero Autobus - Deposito Broletto
Lasorte Trieste 06 07 04 - Sciopero Autobus - Deposito Broletto

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso sul Trasporto pubblico locale regionale e il Comune di Trieste incassa oltre 7 milioni di euro. Effetti collaterali delle decisione dell’organo costituzionale che ha fa confermato per la Tpl Fvg (la società fondata dalle maggiori aziende di trasporto pubblico regionale del Friuli Venezia Giulia, Apt Gorizia, Atap Pordenone e Arriva Italia tramite la controllata Saf Udine e la collegata Trieste Trasporti, che oggi gestiscono il servizio)l’aggiudicazione della gara per la gestione dei servizi di Traporto Pubblico Locale su gomma e marittimo per il Friuli Venezia Giulia rigettando il ricorso presentato da Busitalia e Autoguidovie.

L’affidamento, il cui valore complessivo è di 109, 3 milioni di euro annui, ha una durata di dieci anni con possibilità di proroga per ulteriori cinque anni. Nel protocollo d’intesa tra Il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia sottoscritto ancora nel lontano 2015 (amministrazione di Roberto Cosolini) c’era anche l’impegno dell’aggiudicatario di acquistare il deposito degli autobus del Broletto per la cifra di 7milioni e 83mila euro. Un impegno rimasto “appeso” alla sospensione del Tar dell’aggiudicazione del servizio a seguito del ricorso di Busitalia. Per questo dopo la decisione del Consiglio di Stato che l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Roberto Dipiazza, ha brindato l’altra sera assieme alla Trieste Trasporti. Per le casse comunali c’era il serio rischio di perdere 7 milioni di euro e di vedere il piano delle alienazione messo a punto dall’assessore al Patrimonio Lorenzo Giorgi privato di una delle poste più importanti (la terza dopo quelle da oltre 20 milioni di Palazzo Carciotti e il mercato ortofrutticolo di Campo Marzio). «Ho tirato un sospiro di sollievo. Si vede che sono fortunato. La decisione del Consiglio di Stato porta in dote al Comune 7 milioni di euro. Un bottino niente male che si aggiunge a quello incassato di recente con la vendita agli austriaci della Fiera di Montebello. Così entro l’anno potremmo contare su altri 7 milioni» aggiunge Giorgi.

Ma cosa farà il Comune del tesoretto che arriverà in dote dalla Trieste Trasporti entrata a far parte della Tpl Fvg? «Cinque milioni potranno essere utilizzati per coprire la quota (49, 5%) che il Comune dovrà accollarsi per la realizzazione del centro congressi in Porto vecchi in vista di Esof 2020. Una cifra che capita a puntino visto i tempi stretti del progetto. Così non sarà necessario vendere altre azioni Hera. Il rimanente potrà essere per tagliare un po’ di debito e pagare meno interessi sui mutui» spiega Piero Camber, capogruppo comunale di Forza Italia, pronto a presentare una mozione per suggerire all’amministrazione questa destinazione dell’incasso del Broletto.

Il protocollo d’intesa del 2015 ha provveduto anche a un intervento di “bonifica bellica” , allo scopo di verificare l’eventuale presenza di residui bellici nell’erea del deposito degli autobus. Il Broletto nel corso dell’ultima guerra, fu sottoposto a pesanti bombardamenti. Nel deposito del Broletto, nel corso dei decenni, sono state custoditi anche i vecchi filobus. Inaugurato il 30 novembre 1934 per i nuovi autobus e filobus, il Broletto diventò deposito principale, dopo lo spostamento di uffici amministrativi da quello di via Margherita. Nell’area hanno trovato posto anche le officine generali, il magazzino generale, gli uffici e i servizi tecnico-amministrativi della Act prima e Trieste Trasporti poi.

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