Trasloco di scuole: il Carducci riaprirà in via Rismondo

No, non sono crollati soffitti nelle aule nel corso dell’umidissima estate. No, non ci saranno emergenze per gli studenti che fra solo un paio di settimane dovranno ri-abitare i banchi di scuola. A Trieste in campo ci sono però riorganizzazioni, e lavori da finire (oltre a quelli progettati che, prima o poi, prenderanno cantiere).
Con l’anno scolastico nuovo arrivano novità per l’Isis Caducci-Dante Alighieri la cui sede principale è adesso in via Madonna del mare, ex Scuola magistrale e poi Liceo delle scienze sociali, che ha succursali in via Corsi e in via Rismondo e la sede “staccata” al liceo classico Dante di via Giustiniano. Dopo che il Deledda di via Rismondo si è trasferito nelle sede nuovissima di Villa Giulia, la Provincia sta dunque allestendo il trasloco del Carducci: da via Madonna del mare agli spazi rimasti vuoti proprio in via Rismondo. Gli uffici saranno concentrati tutti al Dante. Risultato: diminuiranno le sedi da quattro a tre, si compatterà un po’ il polo scolastico. Adeguamenti non ce n’è da fare, tranne minimi. «Gli uffici già lavorano per il trasloco» assicurano le assessore provinciali Adele Pino e Mariella De Francesco che in campo scolastico si occupano rispettivamente di programmazione e di edilizia.
Nel contempo si introducono migliorìe anche a beneficio del nuovo polo di Villa Giulia, dove per meglio sfruttare le infrastrutture scolastiche viene in questi giorni arricchito l’allestimento del laboratorio di fisica-chimica del non distante Max Fabiani, così che possa essere usato in compartecipazione degli allievi del Deledda appena atterrati in zona, che laboratorio non hanno.
Anche lo scientifico Galilei è in mano agli operai. Avranno finito ogni intervento quando comincerà l’anno scolastico: «Rifatti pavimenti, infissi e bagni - dice De Francesco -, speriamo non ci siano proprio adesso intoppi di cantiere, i lavori sono praticamente terminati».
Nello sconquasso generale in cui stanno le scuole, anche se l’apertura di “spazi finanziari” dal patto di stabilità consentirà di spendere finalmente un po’ di soldi e il “piano scuola” del premier Renzi ha permesso al Comune di mettere in agenda interventi urgenti a due scuole (oltre che al Dante stesso), non esistono i danni disastrosi che per esempio stanno creando a Gorizia una massa di studenti “profughi”. «Nonostante la nota situazione difficile - nota De Francesco -, noi le manutenzioni le abbiamo sempre fatte, c’è un lavoro continuo, si sono svolte riunioni anche durante l’estate, gli edifici sono in sicurezza». Nel monitoraggio anche i pavimenti eventualmente di vinil-amianto, in sicurezza anche questi: «Nessun pericolo per la salute».
Riunioni ulteriori sono programmate per meglio sistemare le scuole slovene che hanno acquisito nuovi indirizzi di studio e hanno bisogno di maggiori spazi. E una trasformazione attende infine (su impulso del ministero) il Centro provinciale per l’educazione dell’adulto le cui lezioni si tengono alla media Bergamas e al polo di San Giovanni. Ma la sede era alla Manzoni di via Foscolo. Adele Pino: «Sede e uffici li riuniremo alla Carli di via Diaz, mentre le lezioni rimangono dov’erano. Purtroppo il ministero ha dato indicazioni di unire i poli amministrativi molto tardi, ma per il prossimo anno studieremo assieme al Comune la possibilità di riunificare da qualche parte il servizio intero».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo