Tre giorni per Joyce: libri e sorrisi
Tre giorni per ricordare uno scrittore, James Joyce, e la sua epoca. Una piccola folla di triestini e stranieri (qualcuno è arrivato dalla lontanissima Atlanta in Georgia, apposta per l’evento), pronti a rivivere le emozioni che l’autore di “Ulisse” ha lasciato in eredità agli amanti della letteratura. Gran finale ieri sera, alla Stazione Rogers, per l’ultimo atto della tre giorni dedicata a Joyce e culminata nel “Bloomsday”. Per celebrare degnamente questa data, il 16 giugno, in cui si svolge la vicenda di Leopold Bloom, protagonista di “Ulisse”, si sono dati appuntamento giovani e meno giovani, letterati e semplici appassionati di questa straordinaria figura di scrittore.
A loro si è rivolto Renzo S. Crivelli, ordinario di letteratura inglese all’Università di Trieste, che ha presentato la versione “e-book” di un suo libro, uscito in formato cartaceo qualche anno fa per le edizioni Mgs Press di Carlo Giovanella, e intitolato “James Joyce, itinerari triestini - Triestine itineraries”. Un percorso lungo i luoghi che Joyce frequentò a Trieste, arricchito da aneddoti che Crivelli ha saputo trasformare in momenti di autentico divertimento. Prima di lui ha parlato Paolo Bartoloni, direttore del dipartimento di Italianistica dell’Università di Galway, paese dell’Irlanda dove era nata Nora Barnacle, moglie di Joyce, soffermandosi sull’amicizia fra Joyce e Svevo.
«Siamo molto soddisfatti di questa sesta edizione di “Bloomsday” - ha detto Riccardo Cepach, responsabile dei musei comunali dedicati allo stesso Joyce e a Italo Svevo - e puntiamo a fare ancora meglio il prossimo anno. Vedere gente arrivare da oltreoceano per partecipare a questo evento ci spronerà a continuare. Sono queste le manifestazioni che Trieste dovrebbe proporre con maggior enfasi».
La serata si è completata con un apprezzato concerto dei “Wooden legs” (Gambe di legno), che hanno proposto musiche e ballate tipiche irlandesi. Nell’arco dei tre giorni, è stato particolarmente apprezzato il tour cittadino guidato di John McCourt, docente a Roma di letteratura e studioso di Joyce. Il Bloomsday è stato organizzata dal Comune di Trieste (Servizio biblioteche civiche), col dipartimento di Studi umanistici dell’Università, partner nella gestione del Joyce Museum, e in collaborazione con Stazione Rogers.
Ugo Salvini
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