Trieste: caos appalti, la grana dei centri estivi

Allarme dei sindacati sui destini degli addetti dopo il cambio di gestione. Nessun accordo sui musei. Rebus mense
Bambini dei centri estivi in una foto d’archivio
Bambini dei centri estivi in una foto d’archivio

TRIESTE Come far filare liscio il passaggio di mano in un appalto, questo è il dilemma. Lo è senz’altro per il Comune di Trieste che da quest’ambito della sua attività ha ricavato più di una grana. Oggi, dalle 10 alle 12, Cgil, Cisl e Uil saranno in piazza della Borsa per uno sciopero nazionale in cui rientrano alcuni dei punti critici per i lavoratori degli appalti cittadini.

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Si tratta del culmine di una settimana foriera di diverse novità: i fronti caldi sono i centri estivi e l’appalto per la sorveglianza nei musei. Nel frattempo la vexata quaestio dell’appalto mense resta appesa alla sentenza del Consiglio di Stato.

Centri estivi Nei giorni scorsi la gestione dei centri estivi comunali 2016 è andata alla Solidarietà e servizi, una cooperativa di Busto Arsizio. I sindacati sono preoccupati per il destino dei lavoratori che da anni lavorano in quel servizio. Dice Serena Miniussi di Cgil Fp: «Auspichiamo che il subentrante valuti con un occhio di riguardo il curriculum degli educatori che hanno già lavorato nei centri estivi, e speriamo che a sua volta questi si propongano».

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L’assessore competente Antonella Grim rassicura: «So per certo che la cooperativa vincitrice dice di essere interessata a impiegare personale che abbia già esperienza del servizio in città». Sempre dalla Cgil, però, arriva una segnalazione. Dice la sindacalista Rossana Giacaz: «A ridosso dell’approvazione dell'appalto, il sito comunale Retecivica ha pubblicato un avviso in cui si pubblicizzava un annuncio della Solidarietà e servizi per i colloqui d’assunzione».

Il testo specificava che un precedente impiego nel servizio sarebbe stato «valutato positivamente», ma qualcosa al sindacato non quadra: «Ora l’avviso è stato tolto da Retecivica - prosegue Giacaz -. Ma è possibile che il Comune abbia rilanciato l’annuncio senza che ci sia stata una trattativa per l’eventuale passaggio dei dipendenti dal vecchio al nuovo gestore?».

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Sorveglianza dei musei Si è tenuto mercoledì il secondo incontro in pochi giorni in Regione per la concertazione dell’appalto musei. Al tavolo, ancora una volta, si sono seduti la capofila dell’Ati uscente dall’appalto (la coop La Collina), la società entrante Ulisse Express, le sigle sindacali e il Comune.

L’azienda ha parlato di esuberi, ragion per cui la Cgil definisce «in salita» la concertazione: «La loro proposta per noi è inaccettabile - spiega il sindacalista Virgilio Toso -. Non aiuta la trattativa condizione di incertezza in cui versa il servizio, priva di qualunque prospettiva che vada oltre il 31 dicembre 2016». La speranza del sindacato è che il Comune «valuti degli strumenti alternativi» con cui mantenere i posti a rischio.

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In ballo c’è l’impiego di 54 lavoratori, molti dei quali appartenenti a categorie svantaggiate. Il prossimo incontro è fissato per il 23 maggio, ma lunedì la Ulisse dovrebbe prendere in mano il servizio: «Non sappiamo se ci saranno le condizioni perché ciò avvenga - dice Toso - o se ci sarà un’ulteriore proroga». Lunedì si terrà sul tema una conferenza capigruppo, convocata su richiesta del capogruppo Sel Marino Sossi.

Le mense nel limbo Resta sospesa in aria la questione dell’appalto mense. Nei mesi scorsi la vittoria in gara della milanese Dussmann contro l’uscente Cir Food ha portato in dote una proposta di tagli lineari agli orari che ha fatto imbufalire dipendenti e sindacati. I confronti tra le parti non hanno portato finora esiti confortanti ma tutto è congelato in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da Cir Food.

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I giudici si sono espressi il 28 aprile ma la sentenza non è ancora stata pubblicata. Dice Antonella Bressi (Cgil): «Non sappiamo quando e come l’azienda prenderà l’appalto in mano. Quando accadrà si porrà il problema dei tagli». Così Grim: «Siamo in attesa della sentenza, condizione necessaria per poter prendere provvedimenti».

Lo sciopero di oggi In questo contesto arriva la manifestazione di oggi. Spiega Bressi: «Lo sciopero è plurisettoriale e riguarda il rinnovo del contratto: parteciperanno i lavoratori del multiservizi (pulizia, logistica), turismo (quindi anche ristorazione collettiva e mense), farmacie private. Tutti ambiti di impiego a salari medio-basso».

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