Trieste, una barca da competizione per ricordare Thomas

Con i 10mila euro raccolti tra gli amici del naturalista morto a Grignano la famiglia ha comprato uno “skiff” per il canottaggio
Thomas De Marchi ai remi
Thomas De Marchi ai remi

TRIESTE Uno skiff singolo da competizione intitolato alla memoria di Thomas De Marchi. Questo lo splendido risultato di “Una barca per Thomas”, il progetto ideato e portato avanti dalla moglie e dai famigliari del giovane naturalista triestino scomparso la scorsa estate nelle acque di Grignano.

Trieste, una barca in dono per ricordare Thomas
Thomas De Marchi

Una tragedia che ha scosso l’intera città: il 34enne era molto conosciuto per la sua attività di coordinatore della Grotta Gigante e in generale per la sua opera scientifica e divulgativa svolta anche all’interno del Museo di Storia naturale e di quello dell'Antartide.

Il nome di Thomas continuerà dunque a solcare le onde del golfo grazie alle donazioni fatte da oltre 200 persone, che hanno permesso di raccogliere quasi 10mila euro. Una cifra considerevole utilizzata per l'acquisto di un’imbarcazione legata ad uno degli sport preferiti da De Marchi: il canottaggio. Ma non solo. Il resto dei fondi raccolti sono stati donati alla Società Nautica Canottieri Nettuno per l'acquisto di un defibrillatore che, in caso di necessità, sarà a disposizione dei frequentatori dell'area di Barcola.

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«Thomas era un grande amante dello sport e aveva praticato il canottaggio per moltissimi anni - spiega la moglie Amanda Vertovese -. Dopo la sua scomparsa è nata l'idea di donare un'imbarcazione con il suo nome alla sua società, la Canottieri Adria 1877».

La consegna ufficiale e il varo della barca si svolgeranno domani (sabato) alle 17 all'Adria, in Sacchetta, al pontile Istria n.2. L'imbarcazione, come avrebbe voluto sicuramente De Marchi, avrà un largo utilizzo: «Thomas si lamentava dei regolamenti che riservano ai soli atleti le barche più performanti, escludendo di fatto i soci di lungo corso come lui - prosegue la moglie -. Riteniamo giusto, quindi, che lo skiff singolo che porterà il suo nome sia messo a disposizione, oltre che degli atleti, anche degli iscritti con esperienza alle spalle».

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La generosità di oltre 200 persone, come detto, ha consentito alla famiglia di acquistare anche un defibrillatore. Il senso di quest’ultima donazione è fortemente legato alle cricostanze della tragedia che, il 21 luglio dello scorso anno a Grignano, ha coinvolto De Marchi, vittima di un malore rivelatosi fatale mentre stava effettuando una sessione di apnea con la moglie.

A stroncare la vita del naturalista di 34 anni una miocardite. «L'idea del defibrillatore è stata condivisa da tutti perché, se ce ne fosse stato uno a disposizione subito dopo il malore, probabilmente Thomas sarebbe ancora vivo - racconta il fratello minore, Luca De Marchi -. Lo strumento verrà consegnato alla società Nettuno, ma sarà a disposizione di tutti i bagnanti del porticciolo di Barcola».

Domani, dunque, all'Adria il varo ufficiale della Thomas De Marchi, un modo per ricordare al meglio lo spirito sportivo che ha sempre contraddistinto il giovane divulgatore scientifico innamorato dello sport.

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