«Troppi accattoni con gli animali»

Oreti: «Va modificato il regolamento comunale per tutelare le aree sensibili»

Sono sempre di più. Fuori dai supermercati e ai bordi delle vie del centro. Quasi sempre accompagnati dai cani. Sono le persone che chiedono l’elemosina.

A sollevare il problema il consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti. «A seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini, ho avviato delle verifiche, sia con la commissione tutela animali che con il comando della polizia locale, in merito alla normativa che gestisce questo tipo di problematica. Come spesso accade, ne è venuto fuori che l’Italia è il Paese delle interpretazioni. Secondo l’art. 5 (comma 1 lettera b) della legge regionale 2012 è vietato l’accattonaggio solo nei casi in cui gli animali svolgano un ruolo attivo. Come stabilire però il ruolo attivo o passivo di un animale? Pertanto in questo senso la normativa non chiarisce un bel nulla». Aggiunge Oreti: «Per quanto riguarda l’art. 18 del vigente regolamento comunale di polizia urbana è previsto il divieto della questua. Va comunque tenuto conto che questa disposizione, a sua volta, deve essere riadeguata alla luce di prese di posizione della Corte costituzionale (sentenza n. 115 del 7 aprile 2012), in forza delle quali la pratica dell’accattonaggio è in via di principio lecita. Ne consegue che il regolamento comunale va rimodulato visto che la normativa locale non può discostarsi da quella nazionale. Alla luce di quanto è emerso, ho preso carta e penna ed ho chiesto al presidente della commissione polizia locale di inserire all’odg l’adeguamento del regolamento comunale in materia di anti-accattonaggio. Sempre seguendo i criteri applicativi nazionali, preme aggiornare il regolamento per consentire di salvaguardare i cittadini e gli animali da chi mendica di professione, tutelando alcune aree di interesse collettivo con l’inserimento, lo spero, di sanzioni amministrative pesanti e che diano un segnale forte a chi volesse trasgredire. Aggiornando il regolamento, si potranno così tutelare le aree sensibili della città: dalle intersezioni stradali, all’interno ed in prossimità dei mercati, in occasione dello svolgimento di fiere e riunioni in genere, in prossimità degli uffici pubblici, delle scuole, degli ospedali, dei cimiteri e dei luoghi di culto».(fra.fa.)

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