Turriaco rinnova il piano sulla trasparenza

TURRIACO. Anche il Comune di Turriaco ha aggiornato in questi giorni il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. In sostanza, una serie di prassi, che derivano dal Piano nazionale anticorruzione, per garantire imparzialità nell’erogazione dei servizi e nella gestione degli appalti. Anche se, come rileva la giunta nella delibera con cui ha adeguato lo strumento, gli importi degli affidamenti gestiti dall’ente lo espongono a un rischio limitato di attività da parte della criminalità organizzata, che invece esiste a livello regionale stando alla relazione sull’attività e i risultati raggiunti dalla Direzione investigativa antimafia nel 2014. Nell’arco di dieci anni il Comune di Turriaco, come osserva sempre la giunta, non ha inoltre ricevuto alcun rilievo dalla Corte dei conti, che non ha procedimenti per danni erariali derivanti da atteggiamenti non conformi alla legge nell'attività di erogazione dei servizi e in quella procedimentale. Tanto meno negli ultimi dieci anni risultano essere stati avviati procedimenti penali per fatti di corruzione che abbiano visto coinvolti dei privati e l'amministrazione.
L’aggiornamento del Piano triennale per la prevenzione della corruzione non comprende comunque l’avvio della mappatura dei processi amministrativi. La giunta ha deciso di far slittare l’operazione per motivazioni sia interne (la difficoltà di destinare tante ore lavoro al compito a fronte delle numerose novità che hanno già coinvolto la pubblica amministrazione) sia per la prossima riorganizzazione delle funzioni già approvata dal Consiglio regionale con la soppressione delle Province e la nascita delle Unioni territoriali intercomunali. A pesare, comunque, secondo la giunta, è soprattutto «il disordinato panorama delle fonti, l’incertezza del diritto, le complicazioni da semplificazione che pongono i dipendenti sempre in bilico tra l’essere anacronistici burocrati, per nulla sensibili alle esigenze dei cittadini, delle imprese del mercato, o disinvolti seguaci del diritto liquido, assumendosi le conseguenti responsabilità». Applicare rigorosamente le norme, «come avviene in tutti i settori di questo Comune», è però «spesso cambiato per formalismo giuridico e questo provoca nei dipendenti un senso di frustrazione e perfino di inutilità nella difesa della legalità». (la. bl.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








