Uccise il rivale e sparò a un bimbo: 18 anni

Zlatko Svir›i„ fece fuoco sul marito dell’ex moglie e sul loro figlioletto: condannato dal Tribunale di Zara

ZARA. Diciotto anni di reclusione: è la condanna inflitta dal Tribunale regionale di Zara al tassista Zlatko Svir›i„, 56 anni, per aver ucciso a colpi di pistola Marino Orlovi„, 49 anni, aver ferito gravemente il figlioletto della vittima - che il giorno della tragedia aveva 10 mesi - e tentato di ammazzare la propria ex moglie, Maja Musap Orlovic. Svir›i„ sarà anche sottoposto a cura psichiatrica obbligatoria, gli verranno sequestrati pistola e proiettili che possiede e dovrà pagare 3.500 euro di spese processuali.

L’episodio si era verificato nella tarda mattinata del 23 dicembre 2015 a Zara, nel quartiere di Belvedere (Bili brig in croato): il tassista era giunto di fronte alla casa della sua ex consorte che lo aveva lasciato anni prima assieme alla loro figlia. Già in precedenza l'uomo aveva dato fastidio in più occasioni a Maja Musap, nel frattempo risposatasi con Orlovi„ da cui aveva avuto un figlio. Quella mattina Svir›i„ aveva deciso evidentemente di farla finita. Fra urla e minacce, si era avvicinato all'abitazione degli Orlovi„: Marino - che teneva in braccio il bimbo - aveva tentato di calmarlo. Ma il tassista aveva aperto il fuoco 11 volte contro di lui, sparandogli con la Beretta che aveva con sé. Colpito alla testa e al torace, Orlovi„ era morto pochi giorni dopo all'ospedale maggiore di Zara. Un proiettile aveva colpito alla testa anche il bimbo, senza però ledere funzioni vitali. L’uomo era poi entrato nella casa dell'ex moglie con la chiara intenzione di ucciderla. Probabilmente ce l'avrebbe fatta ma mentre caricava l'arma era stato colpito con un forte pugno da un vicino di casa di Maja, accorso in aiuto alla donna. Il cazzotto aveva messo fuori combattimento l'omicida che, ripresosi, si era tranquillamente diretto al vicino commissariato di polizia, lasciandosi arrestare senza resistenza. Il bimbo era stato salvato da un intervento chirurgico in un ospedale di Zagabria.

Alla sentenza, l'avvocato degli Orlovi„ Andrej Korljan ha annunciato che ricorrerà in appello contro un verdetto che ha definito iniquo e blando. «Sono avvocato da tanti anni - ha detto - ma non ho mai visto qualcuno che sparasse ad un bebè di 10 mesi. Diciotto anni sono pochi per Svir›i„, che ha ucciso senza tentennamenti. Attendo che a reagire sia anche la Procura zaratina».

Andrea Marsanich

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