Un esposto contro il transito delle bramme

Nel Monfalconese i cittadini iniziano a ribellarsi al transito dei mezzi pesanti, soprattutto quelli che trasportano le bramme dal porto di Monfalcone a San Giorgio di Nogaro. A San Canzian d’Isonzo un abitante di via Battisti, cioè il tratto della Strada regionale 14 che attraversa Pieris, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri per effettuare una denuncia esposto. Senza escludere di procedere con una querela nel caso in cui si verificassero danni all’abitazione della madre, pure affacciata su via Battisti, dovuti al transito dei Tir.
Nell’esposto raccolto dalla stazione dei Carabinieri di Staranzano, Gianfranco Cosani sottolinea i disagi percepiti anche dalla sua abitazione a causa del passaggio dei mezzi pesanti e pesantissimi, tutti concentrati sulla Sr 14 a causa dei lavori per la nuova rotatoria tra le strade provinciali 2 e 20 sempre a Pieris, che hanno richiesto la sospensione dell’ordinanza con cui il Comune aveva dirottato i mezzi diretti a Monfalcone verso San Canzian e quindi la strada provinciale 19. Il continuo transito dei camion, secondo il cittadino, ha deformato il manto stradale e la presenza di crepe e avvallamenti accentua ora le vibrazioni prodotte da ogni passaggio di Tir lungo la strada. «La casa di mia madre trema a ogni mezzo pesante o furgone», ha detto ai carabinieri Cosani, spiegando di essersi rivolto prima sia al Comune sia a Fvg Strade, società che gestisce il tratto della Sr 14, segnalando i problemi e spiegando di temere delle conseguenze anche per altre abitazioni affacciate lungo la via. «Da allora non è successo nulla, però», ha aggiunto.
«Ho incontrato personalmente il signor Cosani, l’ho ascoltato e inviato a inizio dicembre una lettera sia all’assessorato regionale alla Mobilità sia a Fvg Strade», spiega il sindaco Silvia Caruso. «Il problema del transito dei mezzi pesanti continua a essere al centro dell’attenzione del Comune - aggiunge -. Più volte ci siamo rivolti all’assessorato e non intendiamo inoltre fare marcia indietro sull’ordinanza che dall’autunno del 2013 quanto meno consente di suddividere il flussi dei Tir tra la Sr 14 e le strade provinciali verso San Canzian e la strada per Grado». Un provvedimento che è stato solo sospeso a causa dei lavori di realizzazione della nuova rotatoria all’incrocio tra le provinciali 2 e 20 a Pieris e che ha “retto” all’attacco della Cna Fita regionale. L’associazione degli autotrasportatori subito dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza ha presentato ricorso al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha emesso negli scorsi mesi il suo verdetto favorevole al Comune di San Canzian. «Prima di darne notizia abbiamo voluto attendere lo scadere dei termini per un eventuale ricorso al Tar o al presidente della Repubblica - afferma il sindaco Caruso -. Conforta soprattutto che il ministero abbia “ritenuto che la soluzione adottata dal Comune di San Canzian d’Isonzo è coerente e conforme ai principi di logica e ragionevolezza”. L’ordinanza sarà quindi ripristinata non appena possibile». Cioè non appena sarà formalizzata la conclusione dei lavori di creazione della rotatoria e l’opera realizzata dalla Provincia di Gorizia sarà consegnata al Comune. «Conto quindi che si tratti di giorni ormai», afferma il sindaco, che aggiunge come i controlli sulle condizioni del tratto urbano della Sr 14 ci siano e siano periodici.
A intervenire per eventuali ripristini, però, deve essere Fvg Strade. «A monte rimane, comunque, la questione del transito delle bramme attraverso questo territorio e quello dei comuni contermini - osserva il sindaco di San Canzian -. L’assessore regionale ai Trasporti Mariagrazia Santoro, che ho anche incontrato, ci ha risposto che l’intenzione è quella di potenziare i trasporti ferroviari». Sindaci e cittadini del Monfalconese vorrebbero però sapere quali saranno i tempi di un alleggerimento del transito dei mezzi pesanti nel territorio.
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