Una commessa dalla Svezia fa respirare il “Tre maggio”

FIUME. I circa 1.500 lavoratori del cantiere navale fiumano Tre Maggio – da mesi incorporati nel polesano Scoglio Olivi – possono permettersi qualche momento di serenità avendo la direzione firmato,...

FIUME. I circa 1.500 lavoratori del cantiere navale fiumano Tre Maggio – da mesi incorporati nel polesano Scoglio Olivi – possono permettersi qualche momento di serenità avendo la direzione firmato, il 26 maggio scorso, un contratto che vedrà lo stabilimento di Cantrida approntare due navi cisterna per la svedese Wisby tankers. La prima dovrà essere consegnata alla fine del 2015, la seconda (in opzione) verso la metà del 2016. Si tratta di unità gemelle, ciascuna lunga 133 metri e larga 23, con una portata di 15mila tonnellate. Un affare da circa 60 milioni di dollari, che va ad incrementare la già fruttuosa collaborazione tra la Wisby e lo storico cantiere fiumano.

In quattro anni di cooperazione, svedesi e quarnerini hanno sottoscritto contratti per un valore di 220 milioni di dollari, che riguardano soprattutto la costruzione di chiatte per il trasporto di greggio, bitume e gas. All’inizio dell’anno è stata firmata la commessa per l’apprestamento di 13 chiatte che si aggiungeranno alle precedenti 27. Una torta (13 chiatte per 36 milioni di dollari) che verrà consumata in parti quasi uguali, con i canterini di Scoglio a costruire sette unità, mentre le restanti sei spetteranno ai fiumani. Il registro delle ordinazioni del Tre Maggio comprende quattro portarinfuse per la spalatina Jadroplov e due navi cisterna per una compagnia spagnola. Sempre a Cantrida si stanno ultimando due traghetti ordinati dalla fiumana Jadrolinija. Ma alla Fabbrica motori e gru, che fino a qualche tempo fa apparteneva al gruppo Tre Maggio, la situazione è invece diversa. I 218 occupati, da tre mesi senza stipendio, hanno inscenato una protesta bloccando il traffico. (a.m.)

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