Una nuova strada eliminerà le code al passaggio a livello

Collegamento dai piedi del cavalcavia a via Staranzano. Finanziamenti su Ronchi 
Luca Perrino

il progetto

Luca Perrino

«Dopo vent'anni dalla firma della prima convenzione finalmente qualcosa si muove. I 4 milioni e 700 mila euro che verranno impiegati sul nostro territorio sono il riconoscimento della baricentricità dello stesso e, poi, anche la comprensione di quelle che sono le problematiche legate alla presenza di importanti linee ferroviarie. Ma anche della necessità di favorire la mobilità lenta. Ringrazio la Regione e, in particolare, l'assessore Gaetano Pizzimenti, assieme a Fvg Strade, per questa nuova opportunità e per un'iniezione di denaro che darà un volto diverso alla zona sud della città».

Il sindaco di Ronchi dei Legionari, Livio Vecchiet, si esprime così sul finanziamento di lavori previsti nell'ottica dell'accordo di programma con Ferrovie dello Stato. Ora il primo cittadino spera che, al più presto, si possa procedere con la progettazione esecutiva, in modo da dare il via libera ai cantieri nel 2023.

Primo dei quali l'apertura del varco alla stazione del polo intermodale in modo da permettere l'utilizzo della pista ciclabile al parco di Dobbia e, da qui, a tutto il resto della rete regionale. «Passo importante – ha aggiunto – è anche la realizzazione della ciclabile da Begliano lungo via Aquileia. Finalmente una grande opportunità per chi voglia raggiungere la stazione in sella ad una due ruote». Ma non meno significativi sono gli interventi di soppressione dei passaggi a livello di via Bellini, a San Canzian d'Isonzo e di via 24 Maggio, dei quali se ne parla ormai da parecchi anni. «Ora, bisognerà capire – sono ancora le parole di Vecchiet – se l'opera sostitutiva, il sovrappasso ciclopedonale, sarà realizzato lungo via 24 Maggio o lungo via San Vito e sulle due ipotesi ci confronteremo con Regione ed Rfi. Importantissima, poi, sarà la nuova strada di collegamento che, dai piedi del cavalcavia sulla Trieste-Venezia, porterà a via Staranzano. Consentirà di scrollarci da dosso le lunghe attese al passaggio a livello».

Ma mentre emerge la necessità di capir meglio lo sviluppo del nuovo sistema di piste ciclabili, non può che far piacere che, dopo due lunghi anni, possa finalmente essere risolta la questione del passaggio delle biciclette alla stazione del polo intermodale. Da due anni c'è la pista ma, ancora oggi, chi arriva in sella ad un velocipede si trova dinnanzi ad un incredibile sbarramento.

Anche se, come si dice, fatta la legge, trovato l'inganno, c'è chi ha già aperto un varco alternativo, non autorizzato, ma utilizzato giorno dopo giorno dagli amanti della mobilità dolce.

Nell'estate del 2020 l'amministrazione comunale, ricevuti adeguati finanziamenti, conclude e collauda 700 metri di pista che, dalla fermata ferroviaria dell'aeroporto conduce, attraverso il parco dei laghetti di Dobbia, al punto in cui si sviluppa la rete che, tra le altre cose, permette di arrivare all'ex provinciale 19. Ci sono anche i portabici, due fontanelle, gli alberi, la segnaletica. Manca solo un dettaglio che Rfi non ha mai realizzato. Vale a dire 2 metri di accesso dalla pista ciclabile alla banchina ferroviaria.



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