Uniti per Trieste corteggia la grillina battuta da Menis

Sponza propone a Sabia «un posto da vicesindaco o assessore nell’esecutivo in caso di vittoria elettorale». Ma lei giura fedeltà al M5S e declina l’invito
Di Gianpaolo Sarti
Foto BRUNI 13.01.16 Paola Sabia ed il Movimento 5 stelle al bar Stella polare
Foto BRUNI 13.01.16 Paola Sabia ed il Movimento 5 stelle al bar Stella polare

Nicola Sponza ci prova, ancora una volta, col M5S. Dopo Paolo Menis, il candidato sindaco di “Uniti per Trieste” strizza l’occhio anche a Paola Sabia. È l’attivista Cinque Stelle che per un soffio non era entrata in Consiglio regionale nel 2013 e che, in tempi più recenti, era stata sconfitta nelle primarie online del movimento dallo stesso Menis, ora in piena corsa per la conquista del municipio. «Ci piacerebbe che Paola venisse con noi - è l’invito - se vinciamo le elezioni la facciamo vicesindaco o le diamo un assessorato». Ma niente: la diretta interessata, sposata con l’europarlamentare grillino Marco Zullo, declina cordialmente. «Sono onorata, ma no grazie», dice al telefono.

Gli indipendentisti di Sponza hanno già chiuso le liste con 35 nomi, ma evidentemente sono sempre a caccia di sponsor da mettere in campo. Avevano tentato una manovra di avvicinamento con i Cinque Stelle già a inizio marzo: l’avvocato Sponza chiedeva ai grillini di portare avanti le proprie proposte politiche, soprattutto in tema di porto e punto franco, candidando alcuni rappresentanti della formazione autonomista (tra cui lui stesso) con il M5S; in cambio il movimento avrebbe ricevuto un appoggio elettorale. L’accordo era a un passo, ma è sfumato all’ultimo. Con un sms, pare. «Già - rivela il leader di Uniti per Trieste - Menis mi ha liquidato con un messaggio, scrivendomi “non se ne fa più nulla”. È andata così, ma non ho mai saputo il reale motivo. Anche perché ci eravamo visti due tre volte per trovare l’intesa e avevamo stilato alcuni punti programmatici condivisi». L’avvocato non si è arreso e ha deciso di buttarsi nella mischia mettendo su una squadra tutta sua. Ma i grillini, e le grilline, restano una tentazione. «Ho molta stima per Sabia - confessa Sponza - è la persona che apprezzo di più, mi sarebbe piaciuto che fosse stata lei a vincere le primarie. Le avevamo già domandato di candidarsi con noi, ma ci ha detto di no forse perché ha il marito che fa l’europarlamentare con il M5S. Ora volevo proporle, se vinceremo le elezioni, un posto in giunta: quello di vicesindaco o un assessorato di rilievo. È giovane, in gamba e sa stare in pubblico. Chiaro, se accettasse dovrebbe fare campagna elettorale per noi», precisa. «Credo che il M5S non si sia affatto comportato bene con Paola, l’hanno fatta fuori quando ha perso contro Menis». L’avvocato indipendentista ha pensato allora di lanciarle un salvagente politico. Questione di compatibilità, a sentirlo. «Noi di Uniti per Trieste e i grillini abbiamo molti aspetti programmatici in comune, ad esempio sul riutilizzo del Porto Vecchio». Il corteggiamento non ha funzionato. «Sponza è una persona che rispetto molto - spiega Sabia - penso che il suo sia un apprezzamento personale soprattutto in relazione alle idee e all’impegno sul porto. Sono onorata, ma resto nel movimento».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo