Università, mensa pronta nel 2017

Ora un punto fermo quantomeno c’è sul caso-mensa universitaria. «Sarà pronta a marzo 2017». La rassicurazione arriva dall’assessore regionale Loredana Panariti dritta dritta al consigliere Rodolfo Ziberna (Forza Italia) che ha presentata un’interrogazione sul tema. Non mancano però i punti interrogativi: sino ad allora, come si dovranno organizzare gli studenti?
«Il punto mensa dovrebbe essere, dunque, attivato entro il mese di marzo 2017. Ancora nulla di fatto, invece, sulle convenzioni per il servizio di ristorazione esterna: convenzioni che dovrebbero essere affidate ad esercenti del territorio e non a società che si trovano oltreconfine, per salvaguardare e far girare la nostra economia».
Studenti
disiorentati
Ad oggi, gli studenti che frequentano corsi di laurea a Gorizia non hanno la possibilità di fruire di una mensa universitaria o convenzionata. Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione regionale, che ha stanziato a tal fine 300mila euro, i lavori non sono ancora partiti. Agli studenti rimangono, quindi, due alternative: il centro Lenassi per il pranzo ed il convitto San Luigi per la cena, ma entrambe le soluzioni presentano difficoltà oggettive. Nel primo caso i pasti sono pensati per i bambini delle elementari e le porzioni sono ridotte, nel secondo la logistica è complicata.
«Nella sua risposta, l’assessore Panariti - rivela Ziberna - ha indicato il cronoprogramma con cui verranno realizzati i lavori: il prossimo primo marzo sarà stipulata la convenzione con l’Università per la preventiva riqualificazione dei locali siti nella cosiddetta ala nuova di via Alviano. Entro il mese di marzo verrà affidato il servizio di progettazione delle opere edilizie ed impiantistiche necessarie. L’ultimazione dei lavori è prevista per l’inizio del 2017 ed il punto mensa potrà, quindi, essere attivato entro il mese di marzo 2017. Finalmente una buona notizia per tutti gli studenti. Ma rimane, invece, ancora irrisolta – prosegue l’esponente di Forza Italia – la questione del servizio di ristorazione esterno di via Alviano. L’assessore ha evidenziato che per ora i tentativi di reperire, mediante evidenza pubblica, esercenti cui convenzionare il servizio di ristorazione, hanno dato esito negativo, nonostante sulla questione siano state sensibilizzate anche la Camera di Commercio di Gorizia, la Fipe e l’Ardiss».
L’esodo
oltreconfine
Il consigliere Ziberna aggiunge che «l’amministrazione ha svolto allora ulteriori sopralluoghi anche oltre confine per individuare altri esercizi interessati a convenzionarsi. Una soluzione che va assolutamente evitata. Che senso ha, infatti, attuare politiche per evitare che i cittadini vadano a fare benzina o la spesa in Slovenia, se poi siamo noi i primi ad affidare servizi oltreconfine? Auspico che l’amministrazione regionale si impegni in questo senso, magari rendendo anche le condizioni per la convenzione più incentivanti: in un momento di crisi economica forse è meglio far lavorare i nostri esercenti...»
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