Usb: si rischia il tracollo del servizio
«Lo denunciamo da tempo che dopo la sentenza della Corte costituzionale i servizi educativi del Comune stanno correndo un grave pericolo e adesso si sta manifestando in tutta la sua drammaticità, invitiamo tutti lunedì alle 9 in piazza Oberdan davanti al Consiglio regionale in cui verrà discussa una proposta di legge sulla situazione dei lavoratori del comparto unico».
Lo afferma il sindacato Usb che parla della «cruda realtà di Trieste con almeno 250 lavoratori precari che dopo aver garantito per lunghi anni l’erogazione di servizi essenziali per la comunità a settembre si ritroveranno in strada».
L’Usb depreca anche l’eventuale ingaggio di cooperative: «Il licenziamento dei precari comporterà un tracollo dei servizi educativi che verranno ridimensionati, smantellati e ben che vada parzialmente privatizzati con appalti alle cooperative. Segnaliamo che i costi di un appalto ai privati sono superiori a quelli del mantenimento della gestione diretta, i soldi servono poi a mantenere l’apparato burocratico delle cooperative e non finiscono certo nelle tasche dei lavoratori. Inoltre - conclude l’Usb - gli standard di qualità sono lontani da quelli che possono essere garantiti da un servizio pubblico a gestione diretta».
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