Valzer degli uffici e cambio di stanze a palazzo Gopcevich
Spostamenti legati alla nascita del team unico sugli eventi Trasloco in vista anche per la responsabile dei Civici musei

Lasorte Trieste 27/11/15 - Museo Orientale, Musei Civici, Maria Masau Dan e Bianca Cuderi
Grandi manovre a palazzo Gopcevich. La nascita di un ufficio eventi, destinata a concretarsi nei prossimi mesi, porterà a un rimescolamento delle strutture museali, ponendo qualche interrogativo sulla destinazione finale di alcuni dipendenti dell’assessorato che fa capo a Giorgio Rossi.
Tutto nasce dalla scelta del vicesegretario generale e direttore dell’Area Fabio Lorenzut di accorpare lo staff che si occupa di eventi (culturali e non), spostando tre persone da largo Granatieri a palazzo Gopcevich. La destinazione eletta è l’ufficio adiacente a quello della neo-dirigente Francesca Locci, incaricata appunto degli eventi. Per consentire questo passaggio, però, la direttrice dei Civici musei Laura Carlini Fanfogna dovrà cedere la sua stanza attuale e scendere al terzo piano.
La diretta interessata premette: «Si tratta solo di spostarci di qualche stanza, non è niente di rivoluzionario». La tempistica, precisa, non è ancora stata definita: «Diciamo nei prossimi mesi. Sicuramente non è cosa che succederà domani».
Fatto sta che non è ancora stata individuata la stanza in cui Carlini Fanfogna dovrà collocare il suo nuovo ufficio. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che vada nello spazio attualmente occupato dalle conservatrici Lorenza Resciniti e Michela Messina. Ma queste, a loro volta, dove dovrebbero andare poi?
La domanda non è peregrina. Un’idea era quella di collocarle nei musei di cui solitamente si occupano. Ovvero San Giusto per Messina e il Sartorio per Resciniti. Ambo le opzioni, però, non sono praticabili: a San Giusto pare che piova dentro, mentre al Sartorio ostano ragioni di sicurezza. Che fare quindi? Tutto da vedere.
Qualche addetto ai lavori si chiede «perché si debba spargere a macchia di leopardo la struttura museale di palazzo Gopcevich, disseminando i conservatori per la città, lontano da biblioteca, archivio fotografico, amministrativi di supporto. Parliamo pur sempre di una struttura che gestisce quindici istituti museali. Gli eventi, invece, si occupano anche di attività che sono culturali soltanto in senso lato».
Si apre lo spazio per un ripensamento complessivo del prestigioso palazzo che ospita l’assessorato alla Cultura del Comune.
Attualmente due piani dell’edificio sono occupati dal civico museo teatrale Schmidl, che nel 2017 ha registrato il passaggio di cinquemila 181 visitatori, in leggero calo sull’anno precedente. Al museo, scrive il sito ScoprendoTrieste, «sono conservate locandine, fotografie, costumi di scena, testimonianze riguardanti le vicende dei teatri, strumenti musicali, quali un piano forte, un armonium, e altri strumenti meccanici. Una biblioteca importante a livello internazionale è presente nel museo, contando inoltre una vasta collezione di manifesti e programmi».
Il quinto piano, invece, è spartito fra le aree della cultura e quelle dello sport.
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