Valzer dei primari al Burlo di Trieste: scatta la raffica di nomine

TRIESTE L’Irccs Burlo Garofolo accoglie nuove generazioni di medici, dopo un turn over ai vertici di diversi reparti, realizzato in tempi rapidi durante l’anno in corso. Sono una decina in tutto le “new entry”, responsabili di Strutture semplici dipartimentali e Strutture complesse, nominate in questi mesi. Molti i professionisti giovani, che già da tempo erano al lavoro all’interno dell’ospedale infantile. «Abbiamo organizzato e portato a compimento numerosi concorsi e abbiamo già realizzato tutte le integrazioni e modifiche previste nell’atto aziendale per il 2017 – ha spiegato il direttore generale dell’istituto, Gianluigi Scannapieco –. Un grande impegno che ha riguardato tutti gli uffici del Burlo, e che vede ora l’istituto con un nuovo assetto, operativo a tempo record. Abbiamo dato così piena attuazione all’Atto aziendale, e abbiamo creato i prerequisiti necessari per attivare il ruolo del Burlo nell’ambito della Rete pediatrica regionale».
Oltre alla copertura dei posti vacanti a seguito dei recenti pensionamenti, sono stati aggiunti responsabili di struttura, una decina in tutto, che si affiancano anche a quindici posizioni organizzative. Il Burlo ha nominato ai vertici della Ssd di Gravidanza a rischio Giampaolo Maso, con esperienze sia a Trieste che a Treviso e Gorizia, la Diagnostica avanzata e microbiologia è stata affidata a Manola Comar, già docente dell’Università di Trieste, scelta interna anche per la Ssd di Medicina fetale e diagnostica prenatale, diretta da Tamara Stampalja, medico formatosi tra Milano, Trieste e Padova.
Più recenti le nomine di Marco Rabusin alla guida della Struttura complessa di Oncoematologia, che nel suo curriculum annovera anche un periodo come medico pediatra al dipartimento di emergenza pediatrico dell’Ospedale di Maputo, in Mozambico, per conto del Ministero degli Affari Esteri Italiano. Poi Luca Ronfani per Epidemiologia clinica e Ricerca servizi sanitari, che alle spalle vanta un percorso tutto triestino e un lungo legame con lo stesso Burlo. A dirigere invece la Sc di Diagnostica avanzata è stato nominato Oriano Radillo, approdato all’ospedale triestino nel 1986 come ricercatore, mentre Milena Cadenaro è la nuova responsabile della Ssd di Odontostomatologia.
«Lavorare nella continuità, dando nuovi stimoli alla ricerca, e lavorando in maniera coordinata – ha aggiunto Scannapieco – è lo spirito con il quale abbiamo scelto i successori dei primari del Burlo, ci aspetta un anno importante perché oggi abbiamo tutti gli argomenti per progredire nella crescita e nello sviluppo dell’istituto, che ha visto così diminuire in maniera significativa l’età media dei propri direttori di struttura». Nel corso dell’anno sono andati in pensione alcuni tra i medici più noti del Burlo: Salvatore Alberico, Gabriella Clarich, Sergio Demarini, Giulio Andrea Zanazzo e Pierpaolo Guastalla. «Abbiamo lavorato – ha spiegato Scannapieco – per dare continuità e innovazione. Il nostro ringraziamento va a tutti i medici che in questi anni hanno guidato i diversi reparti e hanno trasmesso ai giovani medici la cultura e lo spirito di questo speciale Irccs. Il nostro impegno è stato massimo, con l’obiettivo di potenziare l’assistenza e di pari passo la ricerca scientifica».
Le nomine recenti riguardano anche Stefano Pensiero per l’Oculistica e il rientro di Jurgen Schleef nella Chirurgia. I nuovi direttori nel frattempo hanno già avviato diversi progetti e iniziative, come gli studi in Oncoematologia legati alle resistenze alla chemioterapia tra i bambini leucemici, quelli di microbiologia che collegano l’infertilità femminile alla presenza di particolari infezioni nella donna, o ancora le attività in epidemiologia clinica, che vedono il Burlo protagonista in uno dei più importanti studi mondiali sulle cause di morte in età pediatrica, pubblicato alcuni mesi fa sulla prestigiosa rivista scientifica “Lancet”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo