Vandali scatenati al parco giochi

STARANZANO. Ancora atti vandalici alle strutture pubbliche di Staranzano. Questa volta è stato preso di mira il parco giochi dei bambini nel giardino adiacente all’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” tra piazzale Unicef e via Marconi. Ignoti hanno utilizzato una bomboletta spray scrivendo parolacce su una panchina e su una “vela” accanto alla giostrina. L’area, che dovrebbe essere dedicata ai piccoli per trascorrere momenti gioiosi, purtroppo è spesso colpita come già capitato per altre strutture. Infatti oltre al parco giochi nel giardino di via Marconi, anche le altre zone non sono rimaste indenni. Di recente sono state colpite anche quelle di via Zanolla, cioè nei giardini pubblici in piazza Donatori di Sangue (una laterale di via Brasizza) e in via 2 Giugno angolo di via Pirandello, proprio di fronte alla sede della Protezione civile e del magazzino comunale. In quest’ultimo caso gli scivoli furono “mutilati” della maggior parte degli scalini che servivano per arrivare in cima (rotti e portati via) e vi fu anche un imbrattamento generale, costringendo il Comune a transennare le aree perché inutilizzabili.
Scoppia la polemica dei gruppi di minoranza contro l’amministrazione comunale che aveva respinto l’installazione di telecamere. Lo scontro è soprattutto con il Movimento 5 Stelle. «Già a novembre del 2014 abbiamo presentato una mozione con la richiesta di mettere delle telecamere nel parco giochi del comprensivo – afferma il capogruppo Daniele Deiuri - in primis per la sicurezza dei bambini, poi per la tutela dei beni pubblici, oggetto sempre più spesso di vandalismi. L’amministrazione ha ritenuto la nostra soluzione non in linea con i principi educativi che si si erano prefissati. Poi a dicembre apprendiamo che il Comune collabora con gli istituti scolastici e partecipa a progetti di promozione sociale. Riteniamo invece – afferma Deiuri - che vi sia una responsabilità politica nel non voler risolvere il problema». Viene richiesto al sindaco Riccardo Marchesan di provvedere all’immediata installazione sul posto di una videocamera di sorveglianza. «Nell’area del comprensivo – continua Deiuri - è in atto la prima fase di riqualificazione. La lentezza a terminare l’opera è stata la fortuna poichè i vandali avrebbero rovinato i nuovi arredi nella totale impunità». Il gruppo di “Alternativa” accusa che le telecamere furono richieste a suo tempo proprio dalla stessa maggioranza di sinistra per sorvegliare le zone più a rischio di atti vandalici.
«Siamo coscienti – spiega il capogruppo Adriano Ritossa - che le sole telecamere non riescono a debellare la micro criminalità o il bullismo, ma bisogna riconoscere che rappresentano uno strumento integrativo al fatto che l’adolescenza va educata».
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