Varata la nuova piastra ambulatoriale

Al primo piano del San Polo funzioni e servizi per liberare risorse sul territorio

La revisione della piastra ambulatoriale del San Polo potrebbe prendere avvio già quest’anno. Un progetto volto a recuperare gli spazi, a ottimizzare la logistica e l’organizzazione dei servizi e delle funzioni, al fine di produrre maggiore efficienza ed efficacia nella risposta sanitaria, a fronte di risparmi da investire nella rete dell’assistenza territoriale, nell’ambito della quale rientrano anche i pazienti affetti da patologie asbesto-correlate.

L’intervento si articolerà in più step e interesserà il primo piano dell’ospedale di San Polo, con accesso da via San Polo.

All’interno della piastra saranno dislocate tre aree, rispettivamente rossa, gialla e blu. Nell’area rossa convergeranno gli ambulatori, l’area di pre-ricovero, l’accettazione, gli studi medici. Nell’area gialla saranno insediati invece il Centro diabetologico con attività aziendale e Neurologia. Nell’area blu troverà spazio la cosiddetta “Isola del respiro”, comprendente il Crua, la Medicina del Lavoro, Pneumologia, Cardiologia e la Medicina sportiva.

Gli obiettivi sono quelli di migliorare l’appropriatezza clinico-assistenziale, accrescere la soddisfazione dell’utente, recuperare efficienza e produttività, aumentare la visibilità esterna aziendale, facilitare l’accesso agli utenti, ottimizzare l’attività clinica liberando capacità produttive, rivisitare la dotazione dell’organico del comparto e migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio.

I vantaggi riguardano l’utilizzo di risorse umane, strumentali e spazi condivisi, una uniformità e semplificazione dei percorsi, la formazione di personale che ne permetta l’utilizzo in più ambiti operativi, nel rispetto delle specificità professionali. I benefici organizzativi riguardano la priorità al rapporto umano con l’utente, la centralizzazione delle funzioni e l’omogeneizzazione degli strumenti operativi, il miglioramento del flusso degli utenti e la razionalizzazione delle performance del personale. La volontà, ha spiegato Michele Luise, è quella di partire con l’area ambulatoriale, per passare all’insediamento del Centro diabetologico e Neurologia, quindi all’organizzazione dell’«Isola del respiro» considerando anche un’adeguata opera di messa a norma di tutti i locali.

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