Verso l’espulsione dal Pd i ribelli gradesi

GRADO. Sono cinque i ribelli del Pd che rischiano di trovarsi fuori dal partito. Anzi, a onor di regolamento, essendosi schierati con altre liste in contrapposizione a quelle ufficiali dei dem, sono da ritenersi automaticamente fuori. Oltre a Elisabetta Medeot, Giorgio Marin, Loris Sodomaco e Emanuele Oriti, c’è anche Ilaria Celledoni che è regolarmente iscritta e fa parte anche dell’assemblea regionale del Pd. Tutti sono schierati nelle liste che sostengono l’ex commissario straordinario Claudio Kovatsch. I primi quattro, quelli che hanno animato la scelta elettorale gradese in questi ultimi mesi, in quella denominata Grassie Gravo; Celledoni in quella che porta il nome Nuovo Inizio.
Il segretario provinciale Marco Rossi preferisce non entrare nel merito della vicenda poiché il 16 maggio è convocata l’assemblea provinciale del Pd, nel corso della quale sarà presa in esame anche questa tematica. Ovviamente qualsiasi decisione dovrà essere adottata, o in ogni caso avallata, dalla commissione di garanzia del Pd provinciale che vede come referente Marino Visintini. A esprimersi in seguito ci dovrà essere inoltre l’assemblea regionale del partito. Certo è che proprio sulla questione ribelli (ancora lo sono o si ritengono tali) il Pd si è giocato tanto di questa tornata elettorale, sperando probabilmente in un rientro dell’ultimo momento che invece non c’è stato. Nonostante fosse noto che Medeot e i suoi si incontrassero con le più svariate forze politiche in campo e nonostante lo stesso manipolo dem si fosse schierato contro la dirigenza locale del Pd, per le primarie che alla fine non sono state fatte. Proprio per questo Medeot e i suoi avevano raccolto 709 firme pro-primarie e forte di queste ha trattato con tutti.
Ma nel centrosinistra non è solo il Pd a essere spaccato. Basta dire che alcuni di Sel, in Regione al governo assieme al Pd, si sono schierati con la lista Open Grado che sostiene il candidato sindaco Dario Raugna. Ma se il Pd con candidato sindaco Luciano Cicogna e la stessa Medeot con candidato sindaco Kovatsch sono a ogni modo in corsa, come si ricordava ieri non ci sono invece Rivolta l’Italia e Autonomia Responsabile poiché non hanno trovato alcun apparentamento che li soddisfasse o risultasse gradito a quelli che potevano diventare i compagni di avventura.
Tuttavia anche il centrodestra ha segnato, e segna, più di qualche problema che è nato a seguito della candidatura, avanzata da Forza Italia, di Roberto Marin a candidato sindaco. Fatto sta che una parte dei forzisti hanno dichiarato di non volerlo sostenere e la Lega Nord, in sintonia con questa linea, ha deciso di correre da sola.
Anche un altro gruppo è rimasto al palo. Parliamo di “Quelli che amano Grado” che in pompa magna avevano annunciato di voler partecipare (avevano già anticipato anche una parte dei nomi della lista) alla tenzone elettorale, per voler contare direttamente non intendendo più dare deleghe in bianco ad alcuno. Ebbene quando tutto pareva deciso è saltata fuori una nuova candidatura che ha spaccato i soci in sostenitori di uno o dell’altro candidato (Cicogna o Kovatsch). La frattura interna sulle scelte è risultata, però, insanabile tanto che Proposta civica, questo il nome che avevano deciso di dare alla loro civica, non si è presentata al via.
@anboemo
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