Villa Louise, 5 milioni per il restauro

La Regione ha confermato l’impegno finanziario, aumentati i fondi per Villa Coronini e per la scuola merletti
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 10.05.2014 Palazzo Lantieri Il Merletto a Gorizia - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 10.05.2014 Palazzo Lantieri Il Merletto a Gorizia - Foto Pierluigi Bumbaca

Pioggia di milioni su Gorizia. Mittente la Regione, destinatario il Comune, l’obiettivo valorizzare Gorizia come “città della cultura” vista la sua storia e le grandi tradizioni. In pochissimi mesi, sono stati recapitati quasi 6 milioni di euro. Nessuna città ha avuto un trattamento simile.

A rimarcarlo il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Diego Moretti che fornisce dati ma anche dà una tiratina d’orecchi all’amministrazione comunale.

La città

della cultura

Spiega Moretti: «C’è una precisa visione d’insieme dietro alle politiche regionali finora attuate nell’ampio e variegato universo del settore culturale. Mi preme ribadirlo perché mai come in questa materia è riaffiorata, nel centrodestra e non solo, una dialettica del lamento e campanilismo che, per molti mesi, ha viziato il dibattito locale, allontanandolo da un’obiettiva riflessione sulle ragioni e sugli effetti positivi delle nostre scelte. Rattrista dover ritornare sulla questione dei Musei provinciali per ricordare che l’affidamento della loro proprietà indivisa ai due principali Comuni dell’Isontino e dell’attività gestionale all’Erpac (Ente regionale patrimonio culturale della Regione Friuli Venezia Giulia), considerati al pari di due “furti” dal sindaco di Gorizia Romoli e dagli esponenti comunali di Autonomia responsabile e del M5S, rappresentano al contrario la miglior strategia per vincolare tali ricchezze artistiche a un territorio che non inizia e finisce nel capoluogo goriziano».

Tutti

i finanziamenti

Si passa così agli stanziamenti nel dettaglio. Che sono tanti. E che evidenziano un’attenzione particolare verso Gorizia.

«L’istituzione dell’Erpac, in particolare, è parte integrante di un pacchetto coordinato di interventi regionali che, con specifico riferimento a Gorizia, non trova precedenti riscontri per volume di attività e finanziamenti, come dimostra il recente trasferimento della scuola di restauro dei beni culturali da villa Manin nella sede di Palazzo Alvarez, senz’altro più idonea ad aumentare, in prospettiva, il flusso di studenti e iniziative formative. Non hanno dunque fondamento - sottolinea ancora Diego Moretti - i piagnistei del centrodestra sulla disattenzione della Regione per una città che, proprio grazie a una regia globale e a risorse sovracomunali, può attualmente continuare a ospitare, oltre alla direzione generale dello stesso Erpac, il Museo della Moda e le fondazioni Scuola Merletti e Villa Coronini, rispettivamente destinatarie di un contributo annuale di 200.000 euro, di un investimento complessivo di 5 milioni di euro per il restauro e la conservazione di villa Louise e di un finanziamento annuale ordinario passato dai 30mila euro dell’amministrazione Tondo ai 120mila euro dell’amministrazione Serracchiani ed il cui presidente, sindaco della città va ricordato, non ritiene di concedere alla stessa alcun contributo, e che invece dalla medesima riceve i tributi e le tasse comunali».

Le dimissioni

di Gaspari

Moretti è un fiume in piena. E lancia una stilettata anche al candidato sindaco di centrodestra (e attualmente ancora consigliere regionale Rodolfo Ziberna. Peraltro, lo stesso Ziberna è stato, prima di approdare in Regione, assessore comunale alla Cultura. Ma il consigliere regionale polemizza anche con Enrico Gherghetta, già presidente della Provincia.

«Capisco che il collega Ziberna, in vista dell’imminente avvio della campagna elettorale per il Comune di Gorizia, celebri le dimissioni del dirigente dell’Erpac Gianpaolo Gaspari, imputandone le responsabilità alla Regione. Stupisce invece che le sue dichiarazioni vengano riecheggiate dall’ex presidente della Provincia Gherghetta che, nel denunciare un deficit di personale adeguato, omette di interrogarsi su quanto avrebbe potuto fare l’istituzione da lui governata nella fase di passaggio delle consegne. E visto che, al riguardo, evoca la competenza degli uomini di cultura, rifletta sulle osservazioni dello storico Silvano Cavazza riguardo all’inefficacia della gestione provinciale nella conservazione e valorizzazione dei Musei, nonché sullo spirito costruttivo con cui la sovrintendente dell’Ente per la tutela del patrimonio artistico e culturale Raffaella Sgubin, in virtù della sua professionalità e rete relazionale, opera all’interno per migliorarne i servizi, l’accoglienza e l’appetibilità economica».

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