Abbado non c’è più, Dresda lo ricorda in musica

DRESDA. Nell’atmosfera festiva per la Pentecoste, Dresda e il Dresden Music Festival rendono omaggio a Claudio Abbado con un concerto, questa sera alla Frauenkirke, che avrebbe dovuto dirigere il maestro con la sua Orchestra Mozart. Con Daniele Gatti che dirigerà la Mahler Chamber Orchestra, l’evento è uno dei più attesi del festival, che fino al 10 giugno inonderà le strade, le piazze, ogni angolo della “Firenze dell'Elba”, risorta come araba fenice dalle ceneri dei bombardamenti del febbraio 1945.
Concerti, opere, esibizioni corali o strumentali, mostre nel programma intensissimo - 45 appuntamenti in calendario - che dai luoghi tradizionali della musica, come il Teatro della Semperoper o la stessa Fraunkirche, dilaga quest’anno in palazzi emblematici come lo Swinger, simbolo della dignità reale di Augusto il Forte, la Bruehlsche Terrasse, castelli come Pillnitz o la residenza estiva dell'ex principe elettore di Sassonia nel GroBen Garten, il parco pubblico più popolare della città, e perfino nell'avanguardista “fabbrica di vetro” della Volkswagen.
Dal concerto inaugurale di Daniel Barenboim con la Staatskapelle di Berlino alla Gewandhaus Orchestra Leipzing, con Riccardo Chailly sul podio, che questa mattina precederà il memorial di Abbado.
«Doveva essere un meraviglioso concerto con l'orchestra Mozart, per celebrare il maestro in vita», assicura Juan Vogler, violoncellista berlinese, da sei anni sovrintendente del Dresden Music Festival. «Dei molti e fecondi ricordi di Abbado - riflette - l'immagine più nitida che conservo è degli inizi del festival, quando venne nel 1978. È quella di un giovane uomo che dirigeva di fronte alla Fraunkirche, ancora allora, nella Germania divisa, un enorme ammasso di rovine lasciate dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale».
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