Allo ShorTS Festival si può anche innamorarsi di uno scarafaggio

Prende il via oggi a Trieste la rassegna che proseguirà poi fino a sabato 5 luglio con una sigla nuova di zecca e otto giornate piene di cortometraggi e ospiti
Di Federica Gregori

TRIESTE. Una sigla nuova di zecca davvero particolare, quella che darà l'avvio stasera alla prima giornata dell’International ShorTS Film Festival organizzato dall’associazione Maremetraggio. Giocato a partire dall'immagine di quest'anno – il kilt di Mel Gibson che fa da da contraltare all'iconica gonna sollevata dal vento della divina Marilyn – il trailer che aprirà il Festival da oggi fino alla giornata conclusiva di sabato 5 luglio è firmato e interpretato dai detenuti della Casa circondariale di Trieste, forte del sodalizio di “Oltre il muro” che dal 2009 porta il cinema nel carcere triestino, che saranno così idealmente presenti al festival accompagnando ogni serata.

Prenderà il via alle 20 con un brindisi inaugurale al Caffè del Teatro Verdi la 15.a edizione della rassegna: otto giorni di cortometraggi e opere prime tra le location di Piazza Verdi e del Teatro Miela. Se da una parte la carica di corti premerà fin da stasera – saranno 11 i primi corti già oggi in lizza per il Premio Punto Enel da 10mila euro - non sarà da meno l'altra sezione portante che da sempre caratterizza il Festival, quella dedicata alle opere prime “belle e invisibili”, penalizzate da una presenza in sala da toccata e fuga e qui recuperate per garantirne un'opportuna visibilità.

Il pubblico avrà la scelta: optare per la varietà, la verve e il piglio spesso fulminante dei corti in Piazza Verdi alle 21.30 o per le “Nuove Impronte”, sezione dedicata alle opere prime che s'inaugurerà stasera alle 21 al Miela? “Nuove Impronte” proporrà per iniziare la strana coppia Stefano Accorsi - Geppi Cucciari, protagonisti di “L’arbitro” di Paolo Zucca. «Il film è una sorta di prequel dell'omonimo corto vincitore nel 2009 del David di Donatello nonché del premio come miglior corto italiano proprio a Maremetraggio – racconta il regista –. Si tratta di una commedia sui generis, che mescola toni e generi cinematografici diversi, dall'epico al grottesco, dal musical al western».

Arriva dalle nostre parti l'autore della commedia proposta alle 22.45, ambientazione tra Italia e Londra e al centro due criminali da strapazzo: è “Fat Cat”, del friulano Michele Fiascaris. «Volevo creare una parodia del film gangster – spiega l'autore -: essendo cresciuto con i film di Tarantino e Guy Ritchie, mi sono sempre chiesto perché nessuno avesse provato a esplorare questo genere nel Bel Paese. Così abbiamo racimolato un modesto budget e girato tra il Friuli e Londra. Il tutto nel giro di qualche mese».

La scelta del cinema sotto le stelle di Piazza Verdi offrirà invece 11 shorts provenienti da Italia, Turchia, Germania, Spagna, Cina, Stati Uniti, Belgio, Giappone, Austria e Messico. Fertile terreno di tradizione e sperimentazione, il Sol Levante è in pole position con le suggesioni noir del cinese “Above the Sea firmato da Keola Racela, mentre l'animazione infantile del giapponese “L'ami” anticiperà le prossime “Japan Nights”. L'animazione terrà banco anche col tedesco “Camera doppia”, riflessione sul potere dell'immaginazione, e la fantasia regnerà sovrana sopratutto nei duetti musicali tra la protagonista di “Josephine and the Roach” e il suo amore alquanto bizzarro, uno scarafaggio che vive in un anfratto della cucina.

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