Anche Warhol alla Triennale di Roma

La rassegna di Arti Visive dedicata all’Estetica Paradisiaca anti-mercato

ROMA. Si apre nel segno dell'Estetica Paradisiaca l'edizione 2014 della Triennale di Arti Visive di Roma, che, diretta quest'anno da Daniele Radini Tedeschi, si svolge all'Università La Sapienza (Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale) fino al 13 giugno. Esposte, tra le altre opere, quelle di Ennio Calabria, Andy Warhol, Mario Schifano, Franz Borghese, Piero Pizzi Cannella, Mark Kostabi, Wright Grimani, Marcello Reboani, Baldo Diodato, Francesco Schiavulli. Radini Tedeschi, autore di monografie e cataloghi ragionati su artisti del Rinascimento e del Barocco, quali Sodoma e Caravaggio, ha realizzato la manifestazione romana sulla base di una teoria da lui elaborata nel volume “Tiltestetica” (Editoriale Giorgio Mondadori), secondo cui «una volta aveva senso il mercato, ma oggi, con la crisi, la società appare disinteressata ad acquistare l'opera e preferisce solo vederla». Da qui, l'urgenza di una «nuova iconografia». «È lo stesso passaggio, ma inverso, di quello che avvenne dalla pittura murale degli affreschi a quella commerciale da cavalletto», prosegue Tadini che auspica non tanto la nascita di una nuova avanguardia, quanto «registrare una nuova estetica». La “Tiltestetica”, appunto, che, dice il critico, «sta a significare quanto l'arte, dopo gli sconquassi novecenteschi e i vari ritorni all'ordine, viva oggi il suo ingorgo, a cagione delle vigenti estetiche in tilt». Senza contare che «l'atto di recuperare un atteggiamento di amore per lo spettatore, in maniera opposta a quanto avvenuto nel'900, diviene la base per la riconfigurazione iconografica ovvero per l'Estetica Paradisiaca».

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