“Ava”, spy story su droga e killer Il cast è stellare ma non convince

Ava Faulker (Jessica Chastain) è una killer professionista e senza scrupoli: cerca le vittime, le trova e le elimina senza lasciare traccia. Almeno fino al giorno in cui Simon (Colin Farrell), il suo ex superiore, decide che non c’è altra soluzione se non ucciderla. Ava, infatti, ha l’abitudine di chiedere alle sue vittime che cosa hanno fatto per meritare la morte, e questo modus operandi ha già creato a Simon più di un problema.

La protagonista di “Ava”, action-movie targato Netflix, rimanda a una ormai lunga tradizione di villain interpretati da donne toste e letali, dalla Jennifer Lawrence di “Red Sparrow” alla più recente Jodie Comer di “Killing Eve”.

Personaggi tormentati e violenti, spesso più approfonditi dei loro colleghi uomini.

Ci prova anche lo script di “Ava” a scavare nell’animo della sua protagonista, dedita all’alcool e alla droga, afflitta da un passato ingombrante, ma ogni tentativo viene spazzato via da una trama in cui l’azione la fa da padrona, in cui la violenza sembra l’unica cosa che conti.

Peccato, perché il cast è all-star, oltre ai citati Chastain e Farrell, compaiono John Malkovich e Geena Davis. Peccato, perché la partenza è al fulmicotone, ma non mantiene fino in fondo le promesse.

I personaggi sono sacrificati in nome dello spettacolo, una sequela di colluttazioni che dopo un po’ risultano tutte uguali. Sparisce anche Ava, nonostante i suoi trascorsi: un terribile rapporto paterno e una ferita narcisistica profonda. Lei è infallibile nel suo mestiere ma una perdente nel privato. C’è anche questa faccia della medaglia, anche se trionfa l’altra, e il risultato è un action spy story che vorrebbe farci commuovere, ma ci mostra troppi combattimenti e sparatorie per riuscirci.

Action movie e melodramma, due anime che in “Ava” non riescono mai fondersi. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Il Piccolo