Cinque in corsa per il premio Giuseppe Berto Sabato il vincitore a Capo Vaticano

Tutto pronto a Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, per la XXVI edizione del premio dedicato allo scomparso scrittore Giuseppe Berto che sin dalla fine degli anni ’50 decise di passare gran...

Tutto pronto a Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, per la XXVI edizione del premio dedicato allo scomparso scrittore Giuseppe Berto che sin dalla fine degli anni ’50 decise di passare gran tempo del suo tempo a Ricadi nel cui cimitero è stato sepolto nel 1978. I finalisti sono Carlo Carabba, con “Come un giovane uomo” (Marsilio), Oreste Lo Pomo con “Malanni di stagione” (Cairo), Mirko Sabatino con “L’estate muore giovane” (Nottetempo), Francesco Targhetta con “Le vite potenziali” (Mondadori) e Matteo Trevisani con “Libro dei fulmini” (Atlantide). Il premio, che viene assegnato ad anni alterni tra Mogliano Veneto (dove Berto è nato) e Capo Vaticano intende mettere in risalto figure di autori letterari che hanno dimostrato maturità espressiva sin dalla loro opera prima. Il premio è stato assegnato negli anni, ad autori di rilievo quali, tra gli altri, Paola Capriolo, Paolo Maurensig, Francesco Piccolo, Luca Doninelli. La giuria che ha valutato le opere in concorso è presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, e formata da Cristina Benussi, ordinario di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Trieste, Giuseppe Lupo, dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, e Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore.



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