Cucchi e Magrelli in corsa per il “Villalta”

Tra i finalisti del Premio che verrà assegnato domenica c’è anche Alba Donati

PORDENONE. Il Premio Castello di Villalta Poesia, che ha lo scopo, più volte ricordato dalla sua presidente e promotrice Marina Gelmi di Caporiacco, di promuovere e valorizzare la poesia italiana, favorendo l'incontro tra le generazioni, seleziona i finalisti attraverso due giurie. Una di poeti e critici che hanno già ottenuto riconoscimento in questo ambito (Antonella Anedda, Alberto Bertoni, Roberto Galaverni, Antonio Riccardi, Gian Mario Villalta), e una di giovani che si stanno affermando con decisione: Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Franca Mancinelli. Alla prima spetta la determinazione di quattro su sei finalisti, alla seconda degli altri due: dalla seconda fase, che decide la terna finale, le due giurie voteranno congiunte. Questa formula fa sì che il premio non sia solo un omaggio a un autore e a un’opera, ma che sia anche un modo per discutere, tra i giurati, con i poeti e con il pubblico, sui temi, sul senso e sulle forme della poesia di oggi.

La giuria senior propone Alba Donati, autrice di “Idillio con cagnolino” (Fazi); Emilio Rentocchini, emiliano, che ha scritto “Stanze di confine” (Il Fiorino); E poi due tra i maggiori poeti del panorama nazionale: Maurizio Cucchi, che con “Malaspina” (Mondadori) ha raggiunto uno dei punti più alti della sua intensa vicenda creativa, e Valerio Magrelli, con “Il sangue amaro” (Einaudi) che ha fatto discutere e che, ancora una volta, lo impone tra gli autori più originali e problematici della poesia attuale.

La giuria junior ha selezionato, tra i molti meritevoli volumi di esordienti e di poeti in via di definitiva conferma, le opere di Raimondo Iemma (“Una formazione musicale”, Le voci della luna) e di Michele Montorfano (“Menmosyne”, Lieto Colle).

Al Castello di Villalta, domenica a partire dalle 18.30, nel corso di un intenso dialogo con i giurati, durante il quale i poeti saranno invitati alla lettura di alcuni brani dalle loro opere, i fnalisti verranno coinvolti in un dialogo sulla situazione della poesia oggi, sulla lingua italiana e sul dialetto, sui modi della comunicazione letteraria e sulle ragioni profonde dello scrivere in versi.

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