Eastwood firma il primo musical con la storia dei Jersey Boys

LOS ANGELES. Clint Eastwood non si era mai cimentato in un musical anche se la sua passione per la musica è nota. Ora, a 84 anni compiuti lo scorso 30 maggio, l’attore e regista (Oscar nel 1993 per...
epa01594004 US actors Clint Eastwood arrives for the 14th annual Critics' Choice Awards in Santa Monica, California, USA 08 January 2009. The Critics' Choice Awards are bestowed annually by the Broadcast Film Critics Association to honor the finest in cinematic achievement. EPA/PAUL BUCK
epa01594004 US actors Clint Eastwood arrives for the 14th annual Critics' Choice Awards in Santa Monica, California, USA 08 January 2009. The Critics' Choice Awards are bestowed annually by the Broadcast Film Critics Association to honor the finest in cinematic achievement. EPA/PAUL BUCK

LOS ANGELES. Clint Eastwood non si era mai cimentato in un musical anche se la sua passione per la musica è nota. Ora, a 84 anni compiuti lo scorso 30 maggio, l’attore e regista (Oscar nel 1993 per Gli Spietati e nel 2005 per Million Dollar Baby), ha deciso di rompere anche questo tabù e il 18 giugno esordirà nei cinema italiani - in America due giorni dopo - con Jersey Boys, film tratto dall'omonimo musical di Broadway. «Mi interessava fare un musical perchè mi interessa fare cose che non ho mai fatto prima», spiega Eastwood. Il film racconta l'avventura dei Four Season, quartetto di ragazzi italo-americani, composto da Frankie Valli, leader del gruppo, interpretato da John Lloyd Young, Bob Gaudio (Erich Bergen), Nick Massi (Michael Lomenda) e Tommy DeVito (Vincent Piazza). I quattro negli anni Sessanta conobbero la fama internazionale grazie a successi come Sherry, Rag Doll e Big girls don't cry. Dei quattro protagonisti solo Vincent Piazza è un volto noto della televisione per aver interpretato Lucky Luciano nella serie televisiva Boardwalk Empire.

Eastwood ha deciso di non ingaggiare star famose per il suo musical, ma di portare al cinema gli stessi ragazzi che a Broadway hanno messo in scena più di 300 rappresentazioni. Dal 2003 Eastwood compone personalmente le colonne sonore dei suoi film, da solo oppure in coppia con il figlio musicista, Kyle. «C'è qualcosa che mi ha profondamente attirato della piece teatrale - spiega l'attore - e mi incuriosiva raccontare della comunità italo-americana a New York di quegli anni, quando era molto più facile diventare delinquenti che famosi. Ci voleva fegato a cantare, a quei tempi, in un posto come il New Jersey».

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