Financial Times: non fate come Kanye West

Non è proprio da seguire l'esempio di Kanye West, anzi è un modello di dissesto finanziario. È quanto si legge in un lungo commento apparso sul “Financial Times” che così scopre il caso del rapper...

Non è proprio da seguire l'esempio di Kanye West, anzi è un modello di dissesto finanziario. È quanto si legge in un lungo commento apparso sul “Financial Times” che così scopre il caso del rapper americano, di recente reo confesso su Twitter dove ha rivelato la sua montagna di debiti stimati in 53 milioni di dollari.

Secondo il giornale della City, di sicuro ha contribuito a questo tracollo il lusso sfrenato inseguito da lui e dalla moglie Kim Kardashian, ma anche il fatto che il settore musicale risente dei minori introiti dovuti alla rivoluzione digitale rispetto a quando gli artisti potevano contare sulla vendita di milioni di dischi e cd.

Dietro la sua confessione, però, ci potrebbe essere anche un tentativo di «entrare in sintonia coi suoi fan». In questo modo, si legge ancora nel commento, si rompe quel tabù attorno al denaro, «lamentandosi dei propri debiti».

La crisi finanziaria, a quanto pare, è stata causata dalle attività imprenditoriali del rapper nel mondo della moda, diventata la sua prima occupazione. E nonostante i 60 milioni di dollari guadagnati nel 2014 e i 56 del 2015 probabilmente gli investimenti fatti non sono stati quelli giusti. A dargli una mano, però, è sceso in campo anche Mark Zuckerberg. Secondo quanto scrive lo stesso West su Twitter, infatti, il fondatore di Facebook avrebbe investito nelle sue idee un miliardo di dollari.

West si è rivolto anche ad un altro gigante della rete per sanare i suoi debiti: Google, in particolare al co-fondatore Larry Page. «Hey Larry - ha twittato - chiedo aiuto anche a te».

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