Gli Stadio vincono con il “Giorno” il Sanremo record
INVIATA A SANREMO. Gli Stadio, con la canzone Un giorno mi dirai, hanno vinto la 66.a edizione del Festival di Sanremo. La band emiliana si è aggiudicata anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e quello per la Miglior Musica Giancarlo Bigazzi. Gli Stadio hanno vinto anche la serata delle cover con La sera dei Miracoli. Seconda Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione”, terzi Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con “Via da qui”.
È stata questa la conclusione di una serata che ha visto Roberto Bolle che balla il rock, Elio e Le Storie Tese vestiti da Kiss, un Renato Zero strepitoso. E si è conclusa così la seconda edizione del Festival guidata da Carlo Conti, baciata da ascolti che non si vedevano da anni e dilagata dal piccolo schermo ai social network. È stato il Sanremo delle trasformazioni di Virginia Raffaele, ieri sera per la prima volta emozionata nei panni di se stessa, con spacco vertiginoso e bottoni arcobaleno; della bellezza e dolcezza di Madalina Ghenea e della sorpresa Gabriel Garko, bravo a far virare l’immagine di sè da valletto impacciato a presentatore autoironico.
Primo colpo di scena nella finalissima tra i cantanti il ripescaggio, grazie al televoto, di Irene Fornaciari, tra i cinque eliminati venerdì sera. La gara è stata l’occasione per riascoltare i sedici brani, tra cui “Cieli immensi” di Patty Pravo, che ha vinto il premio della critica Mia Martini e “Un giorno mi dirai” degli Stadio, che si sono aggiudicati quello della sala stampa radio-tv web Lucio Dalla.
Un “in bocca al lupo” agli artisti è arrivato a inizio serata dal trio del Volo, vincitore dello scorso anno, in collegamento da New York. Primo tra gli ospiti l’étoile Roberto Bolle che ha volteggiato sulle note di “We will rock you” dei Queen e poi in un passo a due con Virginia Raffaele sulle note de “La notte vola”, cult di Lorella Cuccarini. Applausi per la regina delle sigle dei cartoni animati Cristina D’Avena. Chiamata al Festival a furor di popolo, ha portato i suoi successi, “Puffi” compresi, nel regno della canzone italiana. Soprattutto è stata la serata di uno strepitoso Renato Zero che ha fatto cantare la platea dell’Ariston e la sala stampa con un medley dei suoi successi. Per la rubrica “Tutti cantano Sanremo”, hanno fatto il loro ingresso Beppe Fiorello e Guglielmo Scilla.
La prima battuta politica con Giorgio Panariello arrivato a sorpresa con Leonardo Pieraccioni a dar man forte all’amico Conti in una serata orfana della comicità dei personaggi di Virginia Raffaele. «Ma l’avete interpellato Renzi?», chiede Conti. E Panariello: «Ma perché, lui c’ha interpellato a noi italiani per fà il presidente del Consiglio?» A tarda serata, cambio di registro con il dj e produttore franco-giamaicano Willy William. Si spera in ottimi ascolti, come lo sono stati anche quelli della quarta serata, con la finale delle Nuove Proposte che ha incoronato Francesco Gabbani: in media i telespettatori sono stati più di 10 milioni e lo share ha sfiorato il 48%. I picchi prima dell’ingresso del duo Caccamo-Iurato e sulla lettura della classifica dei Big. Risultati che confermano la tendenza delle scorse serate: su quattro trasmissioni, la media del Festival ha toccato quota 10,6 milioni di spettatori pari al 48.73%. Il risultato più alto degli ultimi undici anni.
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