L’uomo che sapeva sedurre con i volumi giusti

“Bibliopolis” comincia così. La scrittura è la memoria degli uomini e sono profondamente convinto che rappresenti ancor oggi uno dei più straordinari strumenti per tramandare le nostre esperienze e...

“Bibliopolis” comincia così.

La scrittura è la memoria degli uomini e sono profondamente convinto che rappresenti ancor oggi uno dei più straordinari strumenti per tramandare le nostre esperienze e per raccontare ciò che abbiamo vissuto, nell’umanissimo desiderio di poter lasciare una traccia di noi stessi nel mondo. Ed è proprio per questo motivo che, giunto a un punto cruciale della mia vita, consegno ad un ipotetico lettore il fedele resoconto delle avventurose vicende vissute accanto all’amico e mentore Leonardo Mandrali, libraio e libero maestro di vita.

Esistono delle persone speciali cui si desidera star vicino perché accanto a loro la vita sembra migliore e più profonda. Sono spesso al centro di avvenimenti e situazioni che si elevano dalla banale routine per diventare fondamentali insegnamenti e tappe importanti per la propria crescita interiore. Conoscere queste persone è un privilegio, diventarne amici è una fortuna.

Leonardo m0insegnò il valore del coraggio, i preziosi doni della paura, il piacere della cultura e soprattutto l’amore per i libri. Ripeteva spesso un aforisma di Elias Canetti: «Il re non è un libraio ma un libraio è un re». E nella sua libreria un re lo era davvero. Era quel tipo di libraio colto e affabulatore che consigliava proprio il libro di cui avevi bisogno, riuscendo a sintetizzare un’opera in poche, semplici ma efficaci parole che facevano venir voglia di correre a casa per incominciare a leggere proprio quel volume. Seduceva con i libri e, così come un vecchio barman è capace di prevedere cosa ordinerà il cliente appena entrato, lui sapeva con precisione che libro era più adatto alla persona che varcava la soglia della sua libreria.

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