Ma i politici a forza di “mission” non sanno più cos’è la realtà

La campagna elettorale è governata ormai da regole che sono quasi scientifiche dove conta stare sempre in primo piano, apparire dappertutto, farsi vedere
Di Stefano Dongetti

Condurre una campagna elettorale è ormai una scienza. Ho visionato dei siti di esperti di comunicazione elettorale e vorrei offrire una sintesi che possa essere utile a tutti i candidati. Come primo punto gli esperti sono tutti d'accordo che bisogna fare delle proposte chiare. Parrà strano, ma fare proposte incomprensibili non funziona. Se per esempio tu dici a un elettore: "Costruiamo un xhtyfrz?", lui potrebbe risponderti: "Cosa hai detto, scusa?" e non capire la tua proposta. Poi, sempre secondo gli esperti, le proposte non dovrebbero essere improponibili. Anche questo è un buon consiglio. È come offrire qualcosa di immangiabile da mangiare o di imbevibile da bere. Quindi, se qualcuno del vostro team vi proponesse tale categoria di proposte, secondo gli esperti andrebbe scartata.

Follia e concretezza

Gli esperti danno poi un consiglio suggestivo. E cioè quello di essere sia concreti che folli. Ma in che senso? Bisogna svegliarsi un giorno coi capelli tutti arruffati e chiedere consigli sul da farsi alla propria pantofola e il giorno dopo invece alzarsi tutti per benino come se niente fosse successo? Oppure i momenti di follia e di salute vanno alternati durante l'arco della giornata? E in che orari e con quali intervalli di tempo dovrebbero susseguirsi tali stati? A mio parere su questo gli esperti dovrebbero sforzarsi di essere più precisi. Molto utile è anche il consiglio di guardare sempre al futuro senza dimenticare il passato. Aggiungerei che potrebbe essere di grande utilità innovare le tradizioni, non gettare le cose vecchie e buone per quelle moderne e cattive e riscoprire le ricette della nonna.

E via così

Gli esperti consigliano di avere attorno al candidato un gruppo forte e unito negli intenti. E infatti un gruppo dove tutti vanno di qua e di là in modo debole potrebbe rivelarsi, alla lunga, una scelta svantaggiosa. E poi è necessario saper appassionare e entusiasmare gli elettori, dal momento che avvilirli e scoraggiarli pare non faccia buon gioco. Non si dimentichi anche di evidenziare i propri punti a favore e i difetti dell'avversario. Mettersi a fare il contrario potrebbe dare una pessima impressione all'elettorato. E poi, dicono gli esperti, bisogna stare sempre al centro della scena. Mai di lato, in un angolo o defilati. In una campagna elettorale sembra giovi molto di più farsi vedere.

Vision e Mission

Su un unico punto io sarei poco d'accordo. Gli esperti elettorali sembra consiglino sempre ai candidati di avere una vision e una mission. Che tradotto in italiano vorrebbe dire avere una visione e una missione. Io non so mica se voterei un candidato che ha le visioni. Se poi avesse anche una missione penserei: buon per lui e per i poveretti che aiuta in Paesi lontani, ma non sarà già troppo occupato?

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