Orazi a Giordano: «È lui che ha rifiutato il Verdi»

TRIESTE. Sull’intervista a Massimo Giordano, pubblicata dal Piccolo di ieri, il sovrintendente del Verdi di Trieste, Claudio Orazi, si toglie qualche sasso dalla scarpa. «Nel settembre 2011 - afferma...

TRIESTE. Sull’intervista a Massimo Giordano, pubblicata dal Piccolo di ieri, il sovrintendente del Verdi di Trieste, Claudio Orazi, si toglie qualche sasso dalla scarpa. «Nel settembre 2011 - afferma Orazi -, prima quindi che arrivassi a Trieste, era stata confermata al Verdi la presenza di Giordano per una nuova produzione de “L’amico Fritz” che si sarebbe tenuta nel maggio 2012. Il 27 ottobre 2011 è stato fatto pervenire a Giordano il contratto per questa produzione. Nell’aprile 2012 l’agenzia del tenore ha chiesto al Verdi quando ci sarebbero state le prime prove in sala per i cantanti. Il 25 aprile, nonostante fosse stata reiteratamente confermata la presenza di Giordano, abbiamo appreso da lui che non avrebbe più preso parte alle recite». Sul punto, Orazi cita anche una lettera autografa di Giordano del 26 aprile 2012 dove il tenore dichiara che «il ruolo di Fritz non è compatibile con la mia attuale vocalità»; sempre estrapolando dalla lettera di Giordano al sovrintendente «ho avuto la possibilità di concentrarmi sul ruolo solo nelle ultime settimane in ritardo sul mio piano di studio» afferma il tenore; e ancora: «Spero che questo non pregiudichi in nessun modo il rapporto con il teatro».

«Non lo pregiudica di certo», chiosa Orazi: «Il pubblico acquista l’abbonamento in novembre per lo spettacolo con Giordano e lui prima dell’inizio delle prove si ritira…». Pertanto, Orazi chiede «le immediate scuse di Giordano nei confronti del teatro e di tutti i suoi lavoratori che hanno patito la sua defezione di allora e che hanno provveduto con grande prontezza per assicurare comunque un grande spettacolo». «Io sto con i teatri italiani, con i suoi bravissimi lavoratori e col Ministero dei beni culturali che, per poter aiutare i nostri teatri, sta facendo il massim» tiene ancora ad affermare il sovrintendente.

Alex Pessotto

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