Per far tornare la gente alle urne elezioni + notte bianca dei saldi

Così si può combattere la disaffezione: un turno unico al centro commerciale i candidati promettono il “fuori tutto al 50%” e la società civile accorrerà
Di Stefano Dongetti

La gente tornerà finalmente a votare? La politica non attrae più. Almeno non quanto fare shopping alla notte bianca. Essere sopravvissuti a prime e seconde repubbliche, ai partiti azienda, alla crisi e all’Isola dei famosi deve aver fatto nascere l’homo novus. Quello incazzato con la politica e con tutto e tutti ma che se riceve una mail con scritto “se non vedi correttamente la mail, clicca qui, un favoloso omaggio per te”, ci clicca subito. Quello che andrebbe tutto privatizzato. Quello che fa i flash mob sponsorizzati dalle migliori aziende. Quello che fa i corsi aziendali “Trova il leader che è in te” (anche se è risaputo dove di solito si vanno a infilare i leader). Certo, come diceva il signor Erik Satie quando uno parla di decadenza dei tempi dovrebbe guardarsi la faccia. E io ormai sono così vecchio che mi ricordo ancora quando il cane preferito non era il pittbull, l’automobile preferita non era il Suv, il film preferito non era Il gladiatore e la gente non voleva la pistola. Cos’è successo?

Settimana bianca

Anno 1979: settimana bianca con la scuola (ben prima della notte bianca). Una sera io e i miei compagni ci stiamo prendendo a colpi di doposci in faccia. Una di quelle cose che i giovani maschi in gita fanno volentieri quando non hanno delle compagne di classe disinvolte. Avevamo fatto anche due squadre: Dorotei e Morotei. Ad un certo punto, richiamata dal trambusto, entra la professoressa di ginnastica in sottoveste. A quella vista io mi emoziono, abbasso la guardia e faccio solo in tempo a dire: «Non è bello interrompere dei giovani che si stanno formando una coscienza civile!». E mi becco in faccia un Moon Boot. Così, a causa dell’impatto col doposci peloso gigante, mi sbilancio, vado all’indietro, spacco la finestra e precipito sul gatto delle nevi parcheggiato sotto l’albergo. Tre mesi di coma. Al mio risveglio scopro che la mia fidanzatina mi aveva lasciato per un altro che le aveva regalato un disco dei Duran Duran. La Sony aveva inventato il Walkman e in Italia la Fininvest aveva cominciato a trasmettere “Dallas”. Michael Jackson era ancora nero ma per poco. C'era già la Thatcher e stavano per arrivare l'aerobica, il personal computer, il riflusso nel privato, i paninari e Ronald Reagan. Il mondo era cambiato per sempre.

Che fare?

Insomma sono così vecchio che mi ricordo di politici ladrissimi ma che a confronto dei nuovi sembrano Churchill o Mandela. E anche che anni fa c’era chi sosteneva che un cambiamento poteva venire solo dal basso. Ma da quanto in basso? Per far tornare la gente a votare il trucco c’è. Si fa tutto al centro commerciale. Notte dei saldi più elezioni. I candidati promettano il “fuori tutto al 50%”, la società civile accorrerà.

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