Per “Il Piccolo” si divertiva a fare la giornalista con l’amato Aldo

Pubblichiamo parte di un articolo di Margherita Hack apparso su “Il Piccolo” l’11 novembre 1980. È uno dei sette testi che si possono leggere nel volume “Io penso che domani”. di MARGHERITA HACK A...
Di Margherita Hack

Pubblichiamo parte di un articolo di Margherita Hack apparso su “Il Piccolo” l’11 novembre 1980. È uno dei sette testi che si possono leggere nel volume “Io penso che domani”.

di MARGHERITA HACK

A parte certe intuizioni e principi basilari, come la concezione unitaria del cosmo e le conseguenti influenze extraterrestri che la scienza non ha motivo di rifiutare, l’astrologia è una cosa seria? Oppure bisogna dar ragione a quel Michel Gauquelin, che molti astrologi ritengono sia uno dei loro, ma che nel 1969 pubblicò un libro intitolato Sogni e menzogne dell’astrologia?

Il fatto è che gli stessi astrologi non sanno precisamente cosa sia l’astrologia e come prenderla. Alcuni, riconoscendo che l’astrologia è per lo meno invecchiata, la vorrebbero restaurare. Poi c’è chi la considera scientifica, chi mistica e perfino occulta, mentre non pochi ritengono che gli oroscopi non sono fatti per prevedere o indovinare, ma per rivelarci a noi stessi. Insomma, lo Zodiaco avrebbe preso il posto del confessionale del prete o del lettino dello psicanalista.

Ammesso che gli astrologi siano in piena confusione e che non sia possibile prenderli sul serio, si replicherà che – nonostante tutto – l’astrologia ha sempre molti seguaci, specialmente in periodi travagliati come il nostro. Certo oggi sono molti, ma fino a qualche secolo fa e per interi millenni nell’astrologia ci credevano tutti, o quasi. (…)

Pigra e infantile è certo la pretesa di trovare nell’oroscopo e nelle configurazioni stellari una nostra identità fisica e spirituale. (…) Infatti conoscere se stessi è la cosa più difficile che ci sia, perché dobbiamo come spogliarci di tutte le identità dateci dalla famiglia, dalla cultura, dalla società. (…) Sicché, quando crediamo di riconoscerci nell’oroscopo, cos’è che in realtà riconosciamo? Quale maschera, quale travestimento? E come può un’astrologia senza basi, senza metodi controllati, senza una vera individualità, pretendere di attribuire un’individualità ad altri?

Ne consegue che nessun significato ha nemmeno l’astrologia che oggi va di moda, quella psicologica. Semmai serva a qualcosa, serve a qualificare chi l’esercita per guadagno e con aria seriosa si dedica a questi fruttiferi giochetti. (…)

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